“Non ci riconosciamo in un’Europa che mortifica le nostre e le sue radici cristiane. Il documento della Commissione UE rappresenta uno schiaffo alle nostre tradizioni e alla nostra storia. In nome dell’inclusività non si può e non si deve rinnegare la propria identità”. Lo afferma il senatore e presidente nazionale UDC Antonio De Poli. “Mi sento offeso come cristiano. Sentirmi dire che utilizzare nomi cristiani come Maria o Giovanni vengano ritenuti lesivi delle diverse identità religiose è un’offesa grave”.