Antonio De Poli

Unioni Civili: Tre “No” per difendere l’unicità della famiglia

Questa settimana, nell’Aula del Senato, approderà il Ddl sulle UNIONI CIVILI che reca “Disposizioni per la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso” e prevede la “Norme per la Disciplina delle convivenze di fatto”.
La partita si gioca in Parlamento.

L’UDC porterà avanti tre impegni precisi:

NO all’equiparazione tra matrimonio e unione civile;
NO alla stepchild adoption per le coppie gay (adottare il figlio biologico del partner);
NO alla pratica dell’utero in affitto.

Sono tre punti del DDL Cirinnà su cui bisogna dare la massima attenzione, in fase di esame del provvedimento in Aula.

L’istituto del matrimonio, come ha recentemente dichiarato Papa Francesco, non può essere confuso con altre situazioni che, eppure, vanno disciplinate. Si tratta di un orientamento che ritengo sia in sintonia con il sentire del Paese che guarda alla famiglia come a un valore da tutelare e non da stravolgere.
Una sentenza della Consulta, la n. 138/2010, chiarisce bene questo aspetto: il matrimonio, così come previsto dall’art. 29 della Costituzione, è l’unione tra un uomo ed una donna.

LA CARTA COSTITUZIONALE DEVE ESSERE IL ‘FARO’ PER IL PARLAMENTO nel delicato compito dell’attività legislativa.
Un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà.
Quindi, va bene disciplinare le unioni civili, sia tra persone dello stesso sesso che di sesso diverso, ma bisogna evitare, in tutti i modi, di creare una confusione normativa con il matrimonio.

Diciamo sì all’UNICITA’ DELLA FAMIGLIA .
Per queste ragioni domani, a Roma, parteciperò, insieme a una delegazione di Parlamentari e AmiciUDC, al FAMILY 2016 che si svolgerà al Circo Massimo!
Dobbiamo essere in tanti!

Cliccando qui potete scaricare LE SLIDE ILLUSTRATIVE DEL DDL SULLE UNIONI CIVILI

“Tre NO per difendere l’unicità della famiglia”.