Vaccini. Non dimentichiamo i soggetti più fragili!

Antonio De Poli

4 anni ago

Cari Amici,

oggi è il giorno della storica visita in Iraq di Papa Francesco.

Risuonano nella mia mente e nel mio cuore le sue parole: “Vengo come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo“. La testimonianza del Pontefice in una terra che è stata martoriata dai conflitti rappresenta un segnale di speranza e di fiducia per il futuro. E’ una testimonianza di Amore cristiano che ha un valore davvero straordinario.

L’emergenza Covid e il rischio della terza ondata è ancora al centro dell’Agenda politica nazionale.

In questi ultimi giorni, purtroppo, stiamo assistendo ad un aumento dei contagi soprattutto in alcune regioni d’Italia. In questo contesto si fa sempre PRIORITARIO cambiare marcia sul fronte dei VACCINI.

Solo vaccinare il maggior numero di persone in tempi rapidi potrà restituirci la serenità psicologica rispetto all’aggressione del virus, la libertà di tornare alla vita sociale e la ripresa delle attività economiche ai livelli pre-pandemia. La sinergia tra Governo e le industrie farmaceutiche – questo è il nostro auspicio – rappresenta un primo passo che va nella direzione di contribuire all’autonomia sulla produzione interna dei vaccini. Il ritardo di oggi è purtroppo dovuto all’assenza di programmazione del precedente Governo: bisognava attivarsi prima per la produzione di vaccini in proprio, a sostegno della salute dei cittadini, dell’economia e del tessuto sociale!

Contro il rischio della terza ondata, bisogna REMARE UNITI CONTRO IL VIRUS.
Al Governo abbiamo chiesto di superare la Babele delle regioni.

SERVE UN PIANO CHE SIA UNIFORME A LIVELLO NAZIONALE!
E soprattutto, nella campagna di vaccinazione, bisogna assicurare le DOSI VACCINALI ai SOGGETTI PIU’ VULNERABILI.

NON DIMENTICHIAMO I SOGGETTI PIU’ FRAGILI!

Questo è l’appello che oggi mi sento di rivolgere alle istituzioni tutte.

Qualche giorno fa ho letto una lettera su La Stampa di Gianluca Nicoletti.
“La pandemia – scrive Nicoletti – ha operato un’amnesia generale sull’esistenza delle persone disabili“. Sono parole pesanti come pietre. Sono parole che hanno il dovere di scuoterci. Gianluca – che ha un figlio autistico – nella sua lettera parla di “oblio istituzionale sulle famiglie“. Al Governo e al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedo di sollecitare – con un’interrogazione parlamentare – la somministrazione dei vaccini, in via prioritaria, alle persone con disabilità e alle loro famiglie. La battaglia di un genitore per il proprio figlio è sempre importante. Lo diventa ancora di più se è una battaglia di uguaglianza e di civiltà, come è quella di papà Gianluca. SOSTENIAMOLO!

Concludo con il DECRETO SOSTEGNO contenente misure e aiuti economici a cittadini, famiglie imprese allo studio da parte del Governo.

Sono ben consapevole che la crisi in atto è sanitaria ma anche economica e soprattutto sociale!

Oggi la parola d’ordine è difendere il lavoro.
Non c’è occupazione se non c’è impresa.
In vista del prossimo DECRETO SOSTEGNO al Governo ribadiamo le nostre richieste.
SE LE MISURE E LE RESTRIZIONI SONO OGGI NECESSARIE
GLI AIUTI ALLE IMPRESE E LE TUTELE AI LAVORATORI SONO IMPROROGABILI.

Come sottolineo da mesi ormai, chiediamo che gli aiuti alle aziende siano legati ai cali di fatturato, non ai colori delle Regioni, svincolati dai codici Ateco e, al contrario, assicurati a tutti gli attori della filiera produttiva (commercio, artigianato, agricoltura, turismo, industria).

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