Vaccino: De Poli (Udc), G20 intervenga impegni, aiuti Africa

AFRICA SENATORE A ‘DIRE’ A MARGINE INCONTRO SU 70 ANNI ONG CUAMM (DIRE) Roma, 9 nov. – I Paesi del G20 devono mantenere i loro impegni nei confronti dell’area subsahariana, contrastando le disuguaglianze internazionali sul terreno dei vaccini, unica via per superare la pandemia di Covid-19: così all’agenzia Dire il senatore Antonio De Poli, a margine di un incontro dedicato ai 70 anni dell’ong padovana Medici con l’Africa Cuamm. “Al recente vertice del G20 abbiamo visto con il presidente del Consiglio Mario Draghi l’impegno dell’Italia e degli altri ‘grandi’ per garantire un sostegno economico che permetta di raggiungere l’obiettivo del 70 per cento dei vaccinati a livello globale entro la metà del 2022” ricorda il parlamentare. “Credo che questo impegno sia importante per salvare le vite e perché in tutto il mondo, anche in Africa e nei Paesi meno sviluppati, si possa tornare a viaggiare e ad avere maggiore tranquillità”. Secondo De Poli, presidente dell’Unione di centro (UDC), l’aiuto non va inteso solo come trasferimento di risorse finanziarie ma anche come formazione e condivisione di competenze. “Il Cuamm fa questo” sottolinea il senatore: “Con oltre 4500 volontari qualificati va in Africa anche per formare, dando con il cuore una mano concreta”. Durante l’incontro, organizzato da De Poli al Senato, nella sala Caduti di Nassiriya, è stato ricordato come in media nella regione subsahariana sia vaccinato contro il Covid meno del 5 per cento della popolazione. Un dato molto inferiore rispetto a quello che riguarda i Paesi del G20, a oggi di circa il 60 per cento. De Poli conclude: “L’Italia e i Paesi del G20 devono investire di più per ridurre le disuguaglianze e abbattere i muri che ci sono ancora oggi, per un mondo più equo dove si possa davvero dire che tutte le persone sono uguali”.