Antonio De Poli

Valorizzare il nostro Patrimonio!

Cari amici,

oggi in conferenza stampa in Senato abbiamo presentato il Centro studi per il patrimonio culturale immateriale della Fondazione Pro Loco d’Italia.

Erano presenti il presidente della Fondazione Pro Loco d’Italia, ANTONINO LA SPINA, FERNANDO TOMASELLO, vicepresidente UNPLI; MARIASSUNTA PECI (Ministero della Cultura); SANDRO PAPPALARDO (ENIT); LEANDRO VENTURA (Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio immateriale); VINCENZO SANTORO (responsabile Cultura e turismo ANCI); GIORGIO DE RITA (direttore Censis); CLAUDIO MATTIA SERAFIN (Consigliere del ministro del turismo) e GIORGIO SANTILLI (giornalista del Sole 24 Ore) che ha moderato la conferenza.

Condivido con voi alcune considerazioni.

  1. In una fase di pieno rilancio per il turismo italiano i volontari delle Pro Loco (che durante la pandemia sono stati accanto a chi aveva più bisogno, alle persone più fragili), possono svolgere un ruolo importante. Come dimostra l’iniziativa di oggi pomeriggio, le Pro Loco possono aiutarci far scoprire le meraviglie della nostra Italia, al di là delle mete più note e di massa.

 

  1. Le Pro Loco in questi anni hanno saputo valorizzare i nostri territori e si sono dimostrate capaci di promuovere il nostro Patrimonio culturale: borghi, storia, identità locale, eccellenze dell’agroalimentare, artigianato locale, bellezze naturali e paesaggistiche.

Apro una brevissima parentesi: proprio qualche giorno fa, qui in Senato, per il mondo delle Pro Loco del volontariato e per gli enti del terzo settore, è arrivata una buona notizia: come alcuni di voi sanno, ho chiesto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi norme per la semplificazione per associazioni ed enti del terzo settore che promuovono manifestazioni, fiere, sagre nei nostri Comuni e nei nostri territori. Il Ministro ha accolto la mia richiesta e valuterà una nuova disciplina normativa in materia. E’ questa la strada giusta da percorrere anche per valorizzare il patrimonio culturale di cui stiamo parlando oggi pomeriggio.

  1. Oggi presentiamo il Centro studi per Patrimonio culturale immateriale (di cui ci parlerà sicuramente meglio il presidente La Spina a breve). L’obiettivo del Centro studi è la salvaguardia, la tutela e la promozione di questo straordinario patrimonio.
  2. I volontari verranno opportunamente formati. Quindi il fattore competenza, ancora una vola, sarà centrale. Competenza ed esperienza, prima di tutto, ma insieme – se mi consentite – ad un’altra cosa senza la quale tutto questo di cui oggi parliamo non potrebbe esserci: la passione, l’amore per il proprio territorio, per le proprie comunità.
  3. Il Centro studi svolgerà un censimento del Patrimonio culturale immateriale dei piccoli Comuni (che è previsto – fra l’altro – dalla Convenzione UNESCO del 2003). Verrà dunque costituito un inventario digitale con tutti i “beni” di questo patrimonio immateriale. Questo inventario verrà aggiornato di continuo, grazie appunto al contributo dei volontari delle 6000 Pro Loco che, da Nord a Sud, sono i custodi delle meraviglie d’Italia.

 

Finora ci sono 17 i patrimoni immateriali riconosciuti dall’UNESCO all’Italia. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il Tocatì che fra l’altro mi rimanda al mio Veneto, regione da cui come sapete provengo.

Come ha detto pubblicamente il Ministro della Cultura Sangiuliano, certi risultati si raggiungono grazie al lavoro di squadra, grazie a chi conosce, nei territori, queste bellissime realtà.

L’ITALIA È PAESE DELLE MERAVIGLIE.
NON MANCANO I TESORI,  È VERO.
Non manca neppure la generosità e la passione (ripeto) di chi – come i volontari delle Pro Loco – nei territori conosce questi tesori e li valorizza.

Oggi con il Centro studi della Fondazione Pro Loco d’Italia si intende fare un passo in avanti.

ACCENDIAMO I RIFLETTORI SULLE MERAVIGLIE E SUI TESORI D’ITALIA.

E’ una bella ambizione? Sì, credo di sì.

Difficile? Certamente sì.
Ma sono sicuro che insieme, facendo squadra, possiamo raggiungere traguardi impensati.

SERVE UN QUADRO NORMATIVO OMOGENEO MA SOPRATTUTTO UN PIANO NAZIONALE PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO IMMATERIALE.

C’è un’attenzione da parte dei territori che finora non ha trovato il giusto riscontro a livello nazionale.

Questa iniziativa oggi pomeriggio ha anche l’obiettivo di porre la giusta attenzione su un tema che ci sta molto a cuore: valorizzare i 1000 patrimoni, le 1000 meraviglie della nostra bellissima Italia.

Antonio

INTERVISTA

CONFERENZA STAMPA

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