Entra in vigore il Regolamento (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 12/2018) recante l’istituzione e la disciplina delle Zone Economiche Speciali (Zes), aree geograficamente limitate e chiaramente identificate nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), nelle quali le imprese potranno beneficiare di speciali incentivi volti a creare le condizioni più proficue per lo sviluppo del territorio.
Le agevolazioni
L’accesso ad un credito d’imposta per maxi investimenti fino a 50 milioni (normalmente si tratta di 15 milioni per le grandi aziende), il dimezzamento dei tempi per autorizzazioni (come l’apertura di stabilimenti nuovi) e riduzione degli oneri amministrativi e istruttori. A questo si aggiunge la possibilità, per chi governa le Zes, di chiedere all’esecutivo di esercitare il potere sostitutivo.
I dettagli
Le Zone Economiche Speciali saranno concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate. Potranno essere attivate su richiesta delle regioni interessate che avranno presentanto un adeguato progetto di sviluppo. Una novità interessante è che la ZES potrà racchiudere anche aree della stessa regione non territorialmente adiacenti, purchè abbiano un nesso economico funzionale e comprendano almeno un’area portuale.
Le proposte
Le istanze di istituzione di una ZES dovranno essere presentate, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, secondo le modalità stabilite dai rispettivi ordinamenti regionali, al Presidente del Consiglio dei ministri, dal presidente della regione, sentiti i sindaci delle aree interessate, nel rispetto dei requisiti di cui agli articoli 3 e 6 del Regolamento di cui al DPCM n. 12/2018.
Per saperne di più ..
Tutti i dettagli sono contenuti nel provvedimento, che dunque istituisce:modalità per l’istituzione di ZES, comprese quelle interregionali;loro durata;criteri per l’identificazione e delimitazione dell’area ZES;criteri che disciplinano l’accesso delle aziende;coordinamento generale degli obiettivi di sviluppo.
Un allegato al decreto stabilisce infine i valori massimi di superficie ZES per ciascuna regione.