Roma, 25 mag (GEA) – “La decisione dell’Irlanda di etichettare le bevande alcoliche come dannose rischia di creare un pericoloso precedente e di creare un effetto domino: le regole del gioco si stabiliscono insieme e, dunque, questa scelta si pone chiaramente in contrasto con le caratteristiche del libero mercato e della concorrenza. In Senato chiederò al Governo come intenda intervenire con un’iniziativa formale, in sede europea, per difendere le regole del mercato interno europeo”. A chiederlo è il senatore Udc Antonio De Poli che spiega: “Dobbiamo tutelare le nostre identità nei territori. Come ha detto giustamente il Ministro Lollobrigida, la stigmatizzazione del vino da parte dell’Irlanda crea una turbativa all’interno del mercato. Dublino (che non produce vino) danneggia i Paesi che, come l’Italia e la Francia in primis, sono produttori di vini di qualità. Alla Camera è stata votata una risoluzione che ha dato formale mandato politico al Governo su questo importante e spinoso tema”, aggiunge De Poli che cita le parole del presidente dell’AIFA, Giorgio Palù (professore di Microbiologia e Virologia all’Università di Padova): “Gli studi che dicono che il vino uccide non hanno dignità scientifica. Quindi, le informazioni contenute nell’etichetta irlandese sono fuorvianti, in contrasto con le regole del mercato interno europeo ed è ora assolutamente indispensabile che ci sia un intervento formale. Nel nostro Veneto, ma lo stesso vale per tutte le regioni d’Italia, il vino è un patrimonio di conoscenze, di tradizioni. Abbiamo il dovere di difendere le nostre produzioni e le nostre eccellenze”, conclude De Poli