“L’allarme lanciato dall’assemblea dei soci di CSV di Padova e Rovigo non può e non deve rimanere inascoltato. Padova capitale del volontariato non è solo una grande esperienza da ricordare ma è un patrimonio che va difeso e tutelato con forza. La riforma del Terzo settore necessita di un tagliando: da settimane ricevo, infatti, segnalazioni rispetto alle difficoltà che stanno incontrando le associazioni rispetto alle nuove incombenze burocratiche richieste. Questa è una sconfitta. Al Governo chiediamo di intervenire dal punto di vista normativo per snellire le procedure”. A denunciarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che accoglie le preoccupazioni espresse da CSV (Centro servizi di volontariato) di Padova e Rovigo. “C’è un eccesso di vincoli burocratici che rischia di bloccare e imbrigliare l’operatività dello straordinario mondo del volontariato. Il Registro Unico nazionale del terzo settore e le nuove incombenze richieste stanno scoraggiando le associazioni. Solo in provincia di Padova e Rovigo, sono 180 le associazioni iscritte al Csv a rischio chiusura, mentre complessivamente quelle che, nelle due province, rinunceranno a iscriversi al registro nazionale rinunciando, ad esempio, alla possibilità di stipulare una convenzione con i comuni saranno tra 300 e 400. Il problema ovviamente non riguarda solo Padova ma tutta Italia, da Nord a Sud: tante realtà del mondo non profit rischiano di scomparire. Purtroppo a rimetterci sono soprattutto le realtà associative di piccole e medie dimensioni che però sono anche quelle più radicate nel territorio e vicine alle esigenze delle comunità. Il mio pensiero va alle piccole associazioni che, non avendo contenuti patrimoniali rilevanti, svolgono le loro attività con le quote degli associati. Ora tutte queste realtà, che sono l’aspetto vivo della società civile, che vivono della passione ideale e dell’impegno dei soci dovranno adempiere a tutti questi requisiti, dotarsi di un commercialista, di un fiscalista con relativi costi e aggravi. Chiedo al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, di valutare un intervento che vada incontro alle esigenze di chi, in questi due anni di pandemia, ha dato il cuore e l’anima per il nostro territorio. Il mondo del volontariato è un patrimonio che va difeso nei fatti”, taglia corto De Poli.