Zone rosse e termali, la mia battaglia per il Veneto!

Cari Amici,

prima di entrare nel vivo della newsletter veneta di oggi, consentitemi un plauso all’iniziativa della nostra Aeronautica militare: da ieri, per 5 giorni, le Frecce Tricolori sorvoleranno 21 città d’Italia. Tra queste, per il Veneto, c’è Venezia (il 29 maggio, venerdì prossimo). Sarà un omaggio simbolico alle vittime del Covid e un modo per stringersi a chi, ancora, sta combattendo negli ospedali contro questa terribile emergenza!

Il tema clou di questa newsletter: GLI AIUTI ECONOMICI ALLE ZONE ROSSE, IL VENETO È (FINORA) ESCLUSO.

Partiamo dall’inizio.

Mercoledì notte viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Rilancio del Governo.
Come avevo denunciato, nei giorni immediatamente precedenti sulla stampa (LEGGI QUI L’ARTICOLO SUL MATTINO DI PADOVA)  il GOVERNO ESCLUDE IL VENETO e i comuni delle province di Padova-Venezia-Treviso DAGLI AIUTI ALLE ZONE ROSSE.

Davanti alla carta, ho subito reagito! Si trattava di una discriminazione ingiusta e del tutto inaccettabile. Era  uno schiaffo nei confronti di coloro che, per primi, hanno dovuto fronteggiare un’emergenza senza precedenti! GUARDA QUI IL VIDEO

Ho subito investito della questione il Governo, presentando UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE URGENTE al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a cui ho chiesto di aumentare in maniera adeguata l’entità di tale Fondo – previsto dal Decreto Rilancio – e di includere i Comuni delle province venete di Padova-Treviso-Venezia. LEGGI QUI L’INTERROGAZIONE AL PREMIER CONTE

 

Giovedì, infine, la buona notizia: arriva LA RETROMARCIA (almeno a parole) DEL GOVERNO!
Il presidente del Consiglio, infatti, ha assicurato in una dichiarazione alla stampa che non ci saranno esclusioni nell’assegnazione dei fondi per le zone rosse. VIGILEREMO.

La mia richiesta al Governo è di aumentare  l’entità del Fondo con gli aiuti economici a tutte le zone rosse, visto che i 200 milioni di euro attuali – previsti dal Decreto Rilancio – sono insufficienti, e di estendere tali misure anche a quei territori che sono stati ingiustamente esclusi!


LA RETROMARCIA DEL GOVERNO E’ SOLO UN PRIMO RISULTATO.
LA MIA BATTAGLIA PER IL VENETO CONTINUA.


La partita è tutt’altro che finita!

 

Passo ad occuparmi dei TERMALI.

E’ un tema che, come sapete, mi sta particolarmente a cuore. Le TERME EUGANEE RAPPRESENTANO IL PIU’ GRANDE BACINO TERMALE D’EUROPA. Bloccare le terme vuol dire fermare tutte le attività a 360 gradi dei nostri Colli Euganei.
Vado subito al punto: l’Istituto superiore di sanità ha evidenziato che non ci sono evidenze scientifiche sulla trasmissibilità del virus in ambiente termale. Il Governo è in ritardo: l’ultimo Dpcm  paralizza le attività di queste strutture. LA MIA RICHIESTA AL GOVERNO: GLI STABILIMENTI TERMALI DEVONO POTER LAVORARE A PIENO RITMO, comprese saune, bagno turco e centri benessere.
L’INTERROGAZIONE AL GOVERNO. Leggi qui.

PARLANO DI NOI
L’articolo sul Mattino di Padova 

E per chiudere sul Tgr Veneto, testata giornalistica RAI del Veneto, il mio intervento sulle emittenti locali. Nel Decreto Rilancio, grazie a una battaglia che ho portato avanti con un ordine del giorno da me promosso e poi accolto dal Governo lo scorso aprile, è stato previsto un CONTRIBUTO STRAORDINARIO PER L’INFORMAZIONE LOCALE , emittenti televisive e radiofoniche dei nostri territori, che stanno svolgendo un lavoro straordinario per INFORMARE I CITTADINI! GUARDA QUI  IL SERVIZIO RAI

Buona settimana a tutti!

Antonio De Poli