8 marzo: De Poli, per uguaglianza strategiche politiche su famiglia e lavoro-maternità, piaga violenza si combatte con cultura rispetto

 

“Vorrei che un giorno non facesse più notizia di una donna alla guida del governo italiano. E vorrei che un giorno si arrivasse all’effettiva parità salariale tra uomo e donna o, ancora, a non considerare più la maternità come un ostacolo per la vita di una donna. Ecco perché riteniamo strategiche le politiche sulla famiglia e sulla conciliazione lavoro-maternità, temi centrali per questo Governo e per questa maggioranza”. Lo ha detto, intervenendo in Senato, il senatore Udc Antonio De Poli in occasione della cerimonia della Giornata internazionale delle donne. “Non può e non deve esserci opposizione tra il diritto al lavoro e il diritto alla maternità. Anche questo vuol dire effettiva uguaglianza e pari dignità tra i sessi, un valore che è scritto nella nostra Carta costituzionale, un principio che rappresenta ancora una meta da conquistare”, ha detto ancora De Poli che, in apertura del suo intervento, ha dedicato un pensiero sui diritti delle donne in Iran, “oggi vergognosamente calpestati”, e ha focalizzato l’attenzione sulle donne vittime di violenza: “E’ una violazione dei diritti umani. Questa piaga si combatte promuovendo una cultura del rispetto reciproco. Per troppe donne il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà”.