Roma, 3 dic. (Adnkronos) – “Per essere una classe dirigente solida, stabile, coerente con la propria storia e le proprie tradizioni, dobbiamo riconoscere prima di tutto la nostra identità culturale come centrodestra e come uomini e donne di Centro…”. Lo ha detto il presidente dell’UDC, Antonio De Poli, nel suo intervento all’Assemblea nazionale del partito centrista. “La nostra identità culturale -ha precisato- non è sinonimo di arcaicità, che sa di vecchio o, peggio ancora, di tradizionalismo… Tutto ciò vuol dire, in altre parole, essere capaci di trasmettere la freschezza del messaggio politico del centrodestra”. Una “coalizione che trae la sua forza dalla sua pluralità”. Una coalizione le “cui forze, ciascuna nel rispetto della propria identità, remano però tutti nella stessa direzione”. Ed ecco, ha sottolineato il questore anziano del Senato, “la terza parola-chiave: unità, coesione, compattezza. Faccio un esempio. Di fronte alle polemiche – a cui abbiamo assistito tutti, nei giorni scorsi – su chi, in Europa, ha tentato di censurare il Natale, come ha risposto il centrodestra? Non innalzando steccati ideologici! ma attraverso una spiegazione convincente e convinta secondo cui la storia dell’Europa con le sue radici cristiane non vada cancellata, né tanto meno imposta ma vada prima di tutto ascoltata e compresa”. (Vam/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-DIC-21 11:50 NNNN