Covid. Inaugurare una nuova stagione: convivere con il virus

Migliaia di persone in via del Corso - Migliaia di persone e ragazzi in centro a Roma - fotografo: Giuliano Benvegnù

Cari Amici,

 

la settimana che si è aperta ieri sarà decisiva e importante sotto molti aspetti.

Uno dei temi più caldi rimane ancora quello delle RIAPERTURE.

 

Come forza di centrodestra, stiamo combattendo, senza sosta, per ascoltare le istanze e le manifestazioni di protesta che arrivano da parte di cittadini e imprese, messi in ginocchio da un anno di crisi pandemica.

La scorsa settimana, abbiamo assistito alle iniziative di Confesercenti in tutta Italia, mentre in Veneto e, in modo particolare a Padova, si è svolto il flash mob di Ascom Padova e Appe (Associazione provinciale pubblici esercizi) di fronte al Tribunale cittadino.

 

NOI CHIEDIAMO LE RIAPERTURE LADDOVE I NUMERI LO CONSENTONO.

IL GOVERNO INAUGURI UNA NUOVA FASE DELLA GESTIONE DELL’EPIDEMIA.

BISOGNA CONVIVERE CON IL VIRUS.

 

Chi rispetta le regole ha il diritto di ricominciare ad alzare le saracinesche delle attività.

 

Al contrario, chi sbaglia paghi.

 

Proprio per questo motivo, giovedì scorso, ho chiesto al Governo – in un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi –  di modificare l’ultimo Decreto legge che elimina, di fatto, le cosiddette zone gialle fino al 30 aprile.
La nostra linea è chiara: laddove i dati lo consentono, è importante assicurare le riaperture delle attività.

 

I ristoratori, titolari di bar, negozianti, ambulanti, albergatori e agenzie di viaggio non possono essere considerati i capri espiatori di questa pandemia. Servono protocolli chiari per riaprire in sicurezza. A chi rispetta le regole va consentito di lavorare in serenità e chi, al contrario, le viola va punito seriamente

LEGGI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL PRESIDENTE DRAGHI

 

PARLANO DI NOI

 

 

 

 

Capitolo DECRETO SOSTEGNI.

 

In Senato, ieri sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti al Dl Sostegni.
E’ l’occasione per fare il punto sulle proposte migliorative che ho presentato.

  • il contributo a fondo perduto in favore delle imprese venga calcolato assumendo come riferimento l’intero periodo pandemico (da marzo 2020 a febbraio 2021)
  • Eliminazione del tetto di 150.000 euro di aiuto per ogni impresa
  • un contributo del 25% dei cosiddetti costi fissi sostenuti dalle attività nel 2020;
  • il credito d’imposta per i canoni di locazione delle imprese;
  • estendere fino a 15 anni la durata dei finanziamenti garantiti dal Fondo garanzia pmi;
  • azzeramento degli oneri delle bollette elettriche e del canone RAI;
  • proroga della moratoria sui finanziamenti fino a fine-anno;
  • prevedere almeno la riduzione della TARI (tassa sui rifiuti) per le attività coinvolte
  • estensione della moratoria IMU, oggi prevista solo per alcune categorie, anche al settore dei pubblici esercizi
  • Fondo ad hoc per le scuole paritarie della nostra regione

Concludo con una vicenda drammatica. 30 anni fa, il 5 aprile 1991, nel corso di una violenta sparatoria all’ippodromo Le Padovanelle, caddero sotto i colpi di arma da fuoco di un gruppo di malviventi, i due agenti di polizia, Giovanni Borraccino e Giordano Coffen.

Padova e il Senato della Repubblica (ieri pomeriggio si è svolta una cerimonia a Palazzo Madama) non dimenticano il sacrificio di chi ha servito lo Stato fino all’ultimo, pagando il prezzo più alto, dando la vita per salvare gli altri! ECCO IL MIO RICORDO

Grazie per l’attenzione.

Buona settimana a tutti!

Antonio