Crisi energetica. Serve un nuovo Recovery per aiutare cittadini e imprese!

Antonio De Poli

2 anni ago

Cari Amici,

in questa newsletter riflettori accesi sul CARO-ENERGIA.

Secondo la Cgia di Mestre, sono almeno 9 milioni gli italiani in povertà energetica.

E’ una crisi che richiede risposte comuni e incisive.

Cosi come è avvenuto con il Covid, anche questa emergenza si vince restando uniti, prima di tutto in Europa. La situazione che ha portato agli aumenti delle bollette di luce e gas (che stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese) richiede una strategia condivisa a livello europeo.

Oggi più che mai c’è bisogno di uno “SCUDO EUROPEO”: un nuovo Recovery contro la crisi energetica.

Dunque, questa partita non si vince da soli!

Dobbiamo salvaguardare gli italiani dal default energetico.

Ecco perché qualche giorno fa, al Tg5 ho rilanciato la necessità di puntare ad un tetto europeo al prezzo del gas (di cui si tornerà a discutere nel prossimo Consiglio europeo in programma ad ottobre) e, al tempo stesso, di mettere in campo azioni efficaci come il rifinanziamento del nuovo fondo europeo SURE, destinato a garantire ammortizzatori sociali per chi perde il lavoro a causa della crisi.

Per il futuro dovremo, sul piano interno, come CENTRODESTRA riteniamo che sia essenziale un Piano per l’indipendenza energetica, proseguendo nelle azioni già intraprese per ridurre la dipendenza dal gas russo e investendo su rinnovabili, pieno utilizzo delle risorse interne.

Questa settimana ho partecipato su RADIO 1 RAI a “Radio anch’io” con Giorgio Zanchini. Nel corso della trasmissione abbiamo parlato di diversi argomenti tra cui caro-energia e impatto delle sanzioni legate alla guerra in Ucraina. ASCOLTA QUI

Come ho più volte sostenuto in questa campagna elettorale, bisogna essere realisti coi cittadini.
Le sanzioni sono un’arma che può essere utile ma da sole NON bastano!
Ecco perché all’Europa chiediamo un sistema di compensazioni per garantire aiuti e sostegni a cittadini e imprese, colpite da questa crisi senza precedenti, e proteggere le economie nazionali.

Concludo con una questione che mi è stata segnalata da alcuni di Voi.

Imprenditori che hanno ricevuto le richieste di fideiussioni bancarie da parte di società di fornitura di energia elettrica e gas e soprattutto l’avviso che – qualora le aziende non si dovessero adeguare alle richieste – si procederà automaticamente all’interruzione dei contratti.

Sono subito intervenuto – mercoledì scorso, in Senato, nel corso dell’esame del Decreto Aiuti-bis – ponendo la questione sul tavolo del Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, e del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Non è possibile che in un momento di crisi si aggiunga anche questo costo!

L’Esecutivo intervenga valutando il divieto di subordinare la fornitura di luce e gas alle garanzie bancarie. Guardate qui

LEGGI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE