Decreto Emergenze: risposte tempestive per il Paese

Cari amici,

questa mattina sono intervenuto in aula a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sul decreto legge del 31 dicembre 2024, n. 208 per fronteggiare situazioni di particolare emergenza e l’attuazione del PNRR. Ecco il testo integrale del mio intervento:

Egregio Presidente, Onorevoli Colleghi,

ci apprestiamo oggi a esprimere il nostro voto sul Decreto-Legge 208/24, noto come “Decreto emergenza e attuazione PNRR”. Un provvedimento che rappresenta una risposta concreta e tempestiva alle molteplici criticità che il nostro Paese sta affrontando, con particolare attenzione alle emergenze infrastrutturali, sociali e ambientali. Al tempo stesso, questo decreto si inserisce nella cornice più ampia dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con interventi mirati a rafforzare il nostro tessuto economico e sociale, nell’ottica di una crescita sostenibile e inclusiva.

Non è un caso che il provvedimento in esame sia stato sostenuto con forza dalla maggioranza, che ha riconosciuto l’urgenza di rispondere con misure concrete alle situazioni di emergenza in corso e di proseguire con determinazione nella realizzazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR, confermando l’Italia come paese capofila di questa importante stagione di investimenti e riforme.

Il decreto per questo si articola in due grandi ambiti di intervento: da un lato, le misure emergenziali, necessarie per affrontare crisi ambientali, infrastrutturali e sociali, dall’altro le disposizioni essenziali per garantire il rispetto delle scadenze e degli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Misure urgenti per fronteggiare le emergenze

Una parte fondamentale del decreto riguarda gli interventi per rispondere a situazioni di emergenza, che vanno dal degrado urbano alla vulnerabilità sociale e al disagio giovanile.

L’articolo 1 prevede un piano straordinario di riqualificazione delle aree metropolitane più esposte a fenomeni di marginalizzazione sociale, attraverso investimenti infrastrutturali mirati e azioni di contrasto alla povertà educativa. È una misura che risponde alle reali necessità dei cittadini e che ha l’ambizione di ridurre il divario tra territori, favorendo una maggiore coesione sociale. Si tratta di un passaggio fondamentale per far diminuire le diseguaglianze e contemporaneamente ridurre le sacche di marginalità che sono alla base di molte forme di criminalità. Un punto che il Governo di centrodestra ha portato avanti fin dal suo insediamento. Sicurezza e riqualificazione attraverso investimenti ed educazione.

Andando avanti poi, il provvedimento, molto eterogeneo per la varietà delle tematiche che abbraccia, si occupa di intervenire sulla gestione delle emergenze idriche e idrogeologiche. L’articolo 2 introduce misure urgenti per il potenziamento delle infrastrutture idriche, con stanziamenti mirati al contrasto della scarsità d’acqua, al miglioramento delle reti di distribuzione e alla tutela degli ecosistemi naturali. Il cambiamento climatico è certamene un fattore che soprattutto lo scorso anno ha messo a dura prova vaste aree del Paese. Da qui l’esigenza di intervenire con forza sulle infrastrutture che da anni sono parte importante del problema e che con questo provvedimento saranno finalmente potenziate e rinnovate.

Focus sull’Articolo 5 e la tutela della Laguna di Venezia

Un elemento di particolare rilievo riguarda poi l’articolo 5, che prevede specifiche misure per la tutela e la salvaguardia della Laguna di Venezia. Questo intervento risponde a una necessità urgente di protezione del nostro patrimonio naturale e culturale, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza idraulica di un ecosistema unico al mondo.

Come Senatore del Veneto, sento particolarmente forte la responsabilità di portare all’attenzione di quest’Aula le problematiche legate a Venezia e alla sua laguna. Venezia è da sempre un simbolo dell’eccellenza italiana, ma anche un territorio fragile, che necessita di interventi concreti e strutturali. Il decreto prevede un piano straordinario di investimenti per la manutenzione e il potenziamento delle barriere mobili, fondamentali per la protezione della città e delle isole lagunari. Inoltre, si introducono misure per la riduzione dell’inquinamento delle acque e per il miglioramento della gestione dei sedimenti, con un coordinamento rafforzato tra le istituzioni locali e gli enti di ricerca. Il Governo ha dato a Venezia l’importanza necessaria che deve essere data a un patrimonio straordinario non solo per l’Italia, ma per il Mondo intero.

Questi interventi sono fondamentali non solo per la protezione ambientale, ma anche per la tutela dell’economia locale, che dipende fortemente dal turismo e dalle attività legate alla pesca e alla navigazione. La salvaguardia di Venezia è una responsabilità collettiva, che richiede un impegno chiaro e determinato da parte delle istituzioni nazionali e che il Centrodestra ha intepretato nel modo migliore.

L’attuazione del PNRR e le riforme strategiche

Oltre alle misure emergenziali, il decreto introduce disposizioni fondamentali per garantire l’attuazione efficace del PNRR. L’articolo 8 disciplina l’attuazione della riforma numero 4 del capitolo Repower del Piano, un intervento essenziale per il rafforzamento delle infrastrutture energetiche e per la transizione ecologica del nostro Paese. L’obiettivo è quello di accelerare la realizzazione di impianti di energia rinnovabile, semplificare le procedure autorizzative e garantire la sicurezza della rete energetica nazionale.

Un altro punto chiave è rappresentato dall’articolo 9, che introduce disposizioni urgenti per la riforma degli istituti tecnici e professionali. Questa misura si colloca in un quadro più ampio di rafforzamento del sistema educativo, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro e di garantire ai giovani una formazione più adeguata alle esigenze del mercato. La qualità del capitale umano è un elemento essenziale per la competitività del nostro Paese e per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

È fondamentale sottolineare come l’implementazione di queste riforme e investimenti non sia solo un’opportunità per rafforzare la resilienza del nostro sistema economico e sociale, ma anche un dovere nei confronti delle generazioni future. Dobbiamo garantire che le risorse stanziate vengano utilizzate in modo efficace, senza sprechi e con il massimo impatto possibile. Solo così sarà possibile costruire un’Italia più moderna, equa e competitiva a livello europeo.

Un voto di responsabilità per l’Italia

Onorevoli Colleghi, il voto su questo decreto è una scelta di responsabilità. Le misure previste sono necessarie per affrontare le emergenze e per garantire lo sviluppo del nostro territorio, sostenendo la crescita economica e la sicurezza del nostro Paese.

L’approvazione di questo decreto rafforza la nostra capacità di gestione delle crisi e dimostra la volontà politica di non lasciare nessun territorio indietro. Gli interventi previsti, dalle infrastrutture idriche alla protezione ambientale, dalla formazione ai piani di rigenerazione urbana, rappresentano un tassello fondamentale per la costruzione di un’Italia più resiliente e pronta alle sfide del futuro.

Per queste ragioni, a nome del Gruppo Civici d’Italia – UDC- Noi Moderati – MAIE – CORAGGIO ITALIA, annuncio il voto favorevole al Decreto-Legge 208/24, con la consapevolezza che si tratta di un passo concreto verso la tutela del nostro patrimonio e il rafforzamento della nostra capacità di risposta alle emergenze.

Senatore Antonio De Poli

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