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Decreto senza dignità, il grande bluff!

agosto 7, 2018

Salve a tutti,

ieri è giunto in Senato, nell’Aula, il decreto che io soprannomino SENZA DIGNITA’.
Toglie dignità al lavoro, a chi CREA LAVORO, cioè alle IMPRESE, e ai LAVORATORI.

E’ stato DELETERIO – lo abbiamo denunciato fin dalla prima versione del provvedimento approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 2 luglio – creare le premesse per UNO SCONTRO TRA IMPRESE E LAVORATORI. E’ un conflitto che non porta da nessuna parte.

Stiamo parlando del decreto del ministro Di Maio che ha accelerato l’esame del provvedimento in Parlamento. Sia nel corso dell’esame in Commissione Lavoro – di cui faccio parte – che all’esame in Aula, ho presentato diversi emendamenti, rispondendo alle istanze di Confartigianato che, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello ai parlamentari veneti. L’obiettivo: difendere le piccole e medie imprese che rappresentano il cuore del tessuto produttivo della nostra regione!

Nel dibattito a Montecitorio sono stati introdotti delle modifiche come la reintroduzione dei voucher ma in alcuni settori come quelli alberghiero e agricolo. Altri settori però sono stati esclusi! Ed ecco il paradosso: chi ha una piccola bottega o un ristorante a conduzione familiare, magari, a Venezia o a Verona, nel corso della stagione estiva, non potrà beneficiare del ritorno dei voucher che valgono solo per agricoltura e strutture ricettive.

C’era e, a mio avviso, ci sarebbe ancora tutto il tempo per cambiarlo.
Ma questo GOVERNO a guida grillina si è rivelato SORDO ALLE CRITICHE, persino dei nostri imprenditori!

E’ IL GRANDE BLUFF! Lo dimostrano i dati. Il 22% dei contratti a termine non verrà rinnovato dalle imprese, secondo un sondaggio di Assindustria Veneto Centro. Lo stesso per il 29% dei contratti in somministrazione.

Il decreto senza dignità arreca danni a FAMIGLIE E IMPRESE.
Per queste ragioni, fin dall’inizio, ho accolto le istanze delle categorie economiche come Confindustria e del presidente veneto degli industriali, Matteo Zoppas che si è fatto portavoce del Veneto che produce, del Nordest che crea lavoro. Questo provvedimento rischia solo di SCORAGGIARE GLI INVESTIMENTI, RAPPRESENTANO UN FRENO PER LE IMPRESE, allontana le prospettive di ripresa per il Veneto e per l’Italia!

E’ una vera e propria FOLLIA cambiare le regole sul lavoro senza prima fare una SERIA RIFORMA FISCALE CHE, attraverso uno choc fiscale, ABBASSI LA PRESSIONE FISCALE SU FAMIGLIE E IMPRESE.
In campagna elettorale abbiamo lanciato una proposta concreta e fattibile: rilanciare gli investimenti e ridurre il cuneo fiscale di 6 punti percentuali. Questa è la nostra ricetta per sostenere le imprese e l’occupazione. In Italia il cuneo fiscale è al 48% contro il 32% della media OCSE. Riduciamo questo gap, riduciamolo di 6 punti. Si tratta di una misura che costa 10 miliardi. Basta con la politica dei bonus che drogano il mercato del lavoro!!!

IL DECRETO SENZA DIGNITA’ COSTRINGE LE AZIENDE AL TURN-OVER.
E porterà a PIU’ LAVORATORI PRECARI. MENO LAVORATORI STABILI.

E, adesso, ci occupiamo di INFRASTRUTTURE.

Il tema è la PEDEMONTANA VENETA.
L’occasione ci viene data dalle dichiarazioni di esponenti grillini che, a chiare lettere, dicono: “la Pedemontana va fermata!!” Sull’argomento il ministro delle Infrastrutture Toninelli, finora, si è nascosto dietro giochi di parole. Il rappresentante del Governo ha parlato di ‘analisi costi-benefici’: non vorremmo che dietro queste parole ci sia solo la volontà di fermare un’OPERA FONDAMENTALE PER IL NOSTRO TERRITORIO!!!