“Il dietrofront del Governo rispetto alla disposizione sulla sospensione degli appalti è ingiustificabile. Chiediamo al Governo di porre rimedio. I lavori rischiano di essere bloccati, a causa dei rincari dei materiali e della difficoltà nel reperirli. Il settore dell’edilizia, che è traino della nostra economia, va salvaguardato”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, nelle scorse settimane, in Senato, aveva posto con forza la questione all’attenzione del Governo presentando un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. “Ci aspettiamo un chiarimento da parte dell’Esecutivo. La norma era stata inserita nelle bozze che circolavano in questi giorni e, all’improvviso, è saltata. Chiediamo di sapere per quale motivo è stata cancellata e soprattutto di porre rimedio integrandola nel primo provvedimento utile. Si tratta, come ha detto giustamente il presidente ANCE Buia, dell’unica soluzione emergenziale per non chiudere i cantieri, visti gli aumenti dei costi dei materiali e la difficoltà nel reperirli sul mercato. Inoltre, sulla questione del Fondo per le compensazioni dei prezzi, visto che i costi delle materie prime sono schizzati, è essenziale che il Governo trovi nuove risorse per far fronte a questi rincari. Il decreto approvato venerdì scorso dall’Esecutivo è un primo passo ma non basta. Bisogna fare di più”, conclude De Poli.