“Siamo di fronte a una desertificazione imprenditoriale in Veneto”. Lo ha detto il segretario della Cgia di Mestre, Renato Mason che ha illustrato una fotografia sul quadro economico in Veneto, a conclusione dei lavori della giornata di confronto con gli amministratori locali su manovra e dl fiscale , che si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Madama. Mason ha sottolineato la contrazione delle imprese artigiane (“meno 15.000 imprese, ovvero -10,3%, dal 2009 al 2017”) e il fatto che il Veneto, pur registrando un tasso di crescita superiore a quello medio italiano, è però in ritardo rispetto a regioni come l’Emilia Romagna: “Nel triennio 2014-2016 la crescita del Pil veneto è stata del 2,7%, in Lombardia e Emilia Romagna la crescita è stata del 3,2% e del 3,6%”. Per il 2018, secondo la Cgia, il dato di crescita si attesterà all’1,2%. Tra i fattori che pesano, secondo l’analisi condotta da Renato Mason, “la stretta del credito e le sanzioni sulla Russia che pesano da noi più che altrove”. Sul tema delle imprese artigiane è intervenuto anche il senatore questore Antonio De Poli che ha ricordato: “La manovra taglia gli incentivi di Industria 4.0 e anche i fondi per l’alternanza scuola-lavoro. E’ una manovra che fa aumentare le tasse: vengono colpite, stando alle stime dell’Istat, le aziende fino a 10 dipendenti, quelle artigiane che rappresentano il cuore del nostro tessuto produttivo”