Fase 2: De Poli, Governo non sia sordo, intervenire su lavoratori termali senza Naspi e riapertura attività in sicurezza

 
“Il prossimo 1 giugno, baristi, ristoratori, così come parrucchieri ed estetiste, o riapriranno o chiuderanno le saracinesche. E se queste rimarranno chiuse, la responsabilità sarà di chi si è rifiutato di ascoltare la voce degli imprenditori. Il Governo non sia sordo all’appello per la riapertura in sicurezza, lanciato dai titolari di queste attività nelle Terme Euganee, così come nel resto d’Italia”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, ieri, a Palazzo Madama, ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte con cui si chiede al Governo la riapertura, solo per chi rispetta le regole di sicurezza previste, da parte di ristoratori, gestori di bar, parrucchiere ed estetiste. “Tra l’altro, sempre nelle Terme Euganee, c’è un problema che riguarda anche i lavoratori. A partire da domenica prossima, 3 maggio, infatti, ben 2500 lavoratori termali resteranno senza ammortizzatori sociali in quanto scadrà la Naspi. Al Governo e al ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, chiedo di intervenire immediatamente con la proroga della Naspi e con risorse straordinarie per il FIS, Fondo integrativo salariale”, conclude De Poli.