Cari amici,
stamani in Senato si è tenuta una conferenza contro la violenza sulle donne, un’iniziativa promossa formalmente dal sottoscritto ma frutto di un lavoro corale, per il quale ringrazio di cuore tutti i soggetti e gli interlocutori coinvolti.
Abbiamo parlato di violenza contro le donne e presentato il libro “Il rumore delle parole”.
Hanno partecipato all’evento il prefetto di Padova, FRANCESCO MESSINA; il presidente del Comitato Impresa Donna del MIMIT, VALENTINA PICCA BIANCHI; il presidente del Cantiere delle donne MICAELA FAGGIANI; ALICE ZORZAN del gruppo Polis; TIZIANA MELE amministratore delegato di Lundbeck Italia, azienda che ha sostenuto questo progetto dimostrando sensibilità e attenzione al tema della violenza di genere; VERA CUZZOCREA, psicologa giuridica e psicoterapeuta e l’attrice ANASTASIA ASTOLFI , che più tardi reciterà la poesia “La mia minigonna”, tratta dallo spettacolo teatrale “X=Y, promosso dalla compagnia Teatro in Movimento per sensibilizzare i ragazzi contro la violenza sulle donne.
L’IDEA DI QUESTO LIBRO NASCE GRAZIE ALL’IMPEGNO DEL CANTIERE DELLE DONNE, UN’ASSOCIAZIONE CHE HA DECISO DI NON RIMANERE FERMA all’indomani della tragedia di Giulia Cecchettin.
Io ero a Padova, in occasione dell’ultimo saluto a Giulia. Prato della Valle era stracolma di gente, la chiesa pure.
Un silenzio assordante. A interrompere quel silenzio furono le parole del papà di Giulia, Giulio. “I femminicidi – disse – sono il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne”.
I ragazzi, i giovani, per la prima volta, in quelle settimane, anziché, stare in silenzio, decidevano di fare rumore per protestare contro il linguaggio dell’odio e della violenza nei confronti delle donne.
Quel giorno, IL 5 DICEMBRE 2023, È NATO “IL RUMORE DELLE PAROLE” CHE HA PORTATO 38 DONNE A ROMPERE IL MURO DEL SILENZIO E A RACCONTARE, IN FORMA ANONIMA, LE PROPRIE STORIE DI VIOLENZA QUOTIDIANA.
Come ci spiegherà meglio Micaela Faggiani, QUESTO LIBRO – con la prefazione del presidente Luca Zaia e della caporedattrice della Rai di Venezia, Elisa Billato – È IL FRUTTO DI UNA RISPOSTA CORALE A UNA CALL TO ACTION.
“Dovevamo fare qualcosa. Abbiamo reagito di pancia, non per lamentarci ma per buttare fuori quello che avevamo dentro– come è nel nostro stile”, scrive Micaela Faggiani, che ringrazio di cuore.
Ho il privilegio oggi di presentare questa iniziativa editoriale in Senato. È per me un onore. Lo è perché non capita tutti i giorni di accendere i riflettori sul coraggio di chi, come queste 38 donne, ha deciso di mettersi a nudo raccontando le proprie storie, la propria sofferenza, la propria vita.
Grazie a voi, grazie a queste donne.
È questo l’esempio migliore per la politica e per le istituzioni.
E come dissi in occasione dei funerali di Giulia Cecchettin, DAVANTI A PROBLEMI COSÌ GRANDI COME LA VIOLENZA DI GENERE, DOBBIAMO METTERE DA PARTE LE DIFFERENZE IDEOLOGICHE PER AFFRONTARE IN MANIERA UNITARIA, COESA E NON RETORICA QUESTA TERRIBILE PIAGA.
È TEMPO DI AGIRE SIA A LIVELLO LEGISLATIVO, MA SOPRATTUTTO EDUCATIVO E CULTURALE AFFINCHÉ SI INVESTA DI PIÙ SULLA PREVENZIONE E SI CONTRASTI LA CULTURA MASCHILISTA E RETROGRADA CHE SVALUTA LE DONNE.
SONO VALORI CHE NON HANNO COLORI POLITICI MA CHE APPARTENGONO A TUTTI NOI.
Questo secondo me è il modo migliore di ricordare Giulia, Vanessa, Sara e le tante altre donne che non ci sono più… 19 nel 2024, 120 nel 2023.
Questa è la più grande responsabilità che abbiamo oggi, per aiutare le tante Giulie che ci sono nel mondo e nel nostro Paese ad uscire fuori, a sorridere, ad amare, ma soprattutto in una sola parola …. A vivere senza paura.
Antonio
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