In Senato la proposta di legge di De Poli: un albero per ogni centenario

 

 

“Gli anziani rappresentano i pilastri delle nostre comunità. Sono le radici della nostra società e rappresentano un bagaglio di saperi, esperienze e valori, un patrimonio da proteggere e che trasmesso alle nuove generazioni”. Con queste parole il Senatore UDC Antonio De Poli, da Palazzo Madama, in occasione della presentazione del più grande Raduno dei Centenari (che si svolgerà a Padova il prossimo 4 maggio, su iniziativa della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, lancia la proposta di legge “Un albero per ogni centenario”, che prevede incentivi per le Amministrazioni locali che mettono a dimora un albero per ogni residente centenario, nella gestione degli spazi verdi a livello urbano e nell’ambito di interventi di rigenerazione urbana e ambientale. “E’ una proposta che ha una doppia chiave, green, di attenzione all’ambiente, certamente, ma ha anche un’impronta sociale perché i nostri anziani sono i testimoni viventi del passato. E’ importante valorizzarli perché è nell’incontro tra le generazioni che si costruisce l’identità di una Comunità e di una Nazione”, rimarca De Poli durante la conferenza alla quale partecipano, fra gli altri, il direttore generale della Fondazione OIC, Fabio Toso; il presidente dell’UNEBA, Franco Massi; il consigliere della Provincia di Padova, Vincenzo Gottardo, il vicepresidente Anci Veneto, Eric Pasqualon e – testimonial d’eccezione, “anzi special guest”, come ama definirlo ironicamente De Poli, – Walter Visentin, che ha 103 anni e, su Zoom, si collega in remoto dalla residenza Santa Chiara a Padova. “Auguri a tutti di permanenza in questa vita”, esordisce il centenario che invita tutti a partecipare al prossimo raduno del 4 maggio: “Dobbiamo battere il record dell’Australia” (oggi fermo a 45 centenari presenti ndr). “Da sempre il nostro motto è ‘la longevità come risorsa’ ed in questo senso i centenari ne sono ovviamente la massima espressione, rappresentando un inestimabile patrimonio di esperienze e vita – dichiara Fabio Toso, direttore generale della Fondazione OIC (Opera Immacolata Concezione) Onlus – La calorosa adesione alla sfida del Club Over 100 da parte delle amministrazioni locali venete, non a caso un territorio con un’altissima concentrazione di Over 100, dimostra come sia stato compreso il valore simbolico dell’iniziativa. Auspichiamo infatti che ogni centenario sia accompagnato alla festa non solo dai suoi familiari (figli, nipoti e bisnipoti), ma anche dal suo sindaco, testimoniando così anche visivamente come l’alta qualità di vita dei loro Comuni favorisca proprio una vita longeva”. “Si vive di simboli. Non basta parlare delle nostre radici e della nostra memoria – spiega il presidente nazionale di Uneba Franco Massi – abbiamo bisogno anche di simboli. Nel giorno in cui verrà piantato un albero, ogni volta che un anziano diventerà centenario, sarà un’occasione di riflessione. Cito solo due numeri: mia madre visse fino a 106 anni in casa e in Italia ci sono 2,8 milioni di anziani over 80 che vivono da soli che hanno bisogno di attenzioni. Ci si ammala di solitudine e avere questo simbolo studiato dal senatore Antonio De Poli è qualcosa di bellissimo. Ringrazio anche la Fondazione Oic Onlus e Walter Visentin che con i suoi 103 anni oggi ci ha portato una bellissima testimonianza”. Così come altrettanto importante sarà la presenza al grande raduno di Antonietta Marcato, 109 anni tra qualche settimana: è la più longeva della Fondazione OIC. “Lei, come tutti i nostri centenari, un esempio di grande attaccamento alla vita”, conclude Toso.