Infrastrutture: De Poli, su SR 308 raddoppio e bretella con Pedemontana, servono visione lungimirante e soluzioni strutturali

“In vista della realizzazione del nuovo ospedale di Padova quali saranno le stime di traffico previste sulla Strada regionale 308? Ad oggi, sono 75.000 i mezzi che, ogni giorno, attraversano questa importante arteria stradale. La maggior parte degli incidenti stradali che avvengono in questa strada sono frontali. Tutto questo ci dice che ad oggi è già prioritario intervenire per la realizzazione della doppia corsia. Se poi consideriamo che, nel 2031, si concluderanno i cantieri per la costruzione del nuovo Polo della salute, ci rendiamo facilmente che bisogna agire ora guardando alla prospettiva dei prossimi 7-10 anni. Ecco perché il raddoppio della SR 308 è una battaglia per noi strategica e centrale”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, a Palazzo Madama, ha posto l’attenzione sul tavolo del Governo e del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, con un’interrogazione parlamentare presentata lo scorso 5 marzo. “Il 3 marzo 2023  i rappresentanti dei Comuni interessati, aderenti alla Federazione dei Comuni del Camposampierese, si sono incontrati con i tecnici del Ministero e hanno convenuto sulla necessità di individuare soluzioni concrete e strutturali”, scrive De Poli nell’atto di sindacato ispettivo indirizzato al titolare delle Infrastrutture. Il Senatore padovano fa notare, inoltre, che l’arteria in questione si trova in un’area – l’Alta padovana – che da sola genera un PIL pari a 27 miliardi di euro. “E’ stato realizzato uno studio di prefattibilità tecnica ed economica, con il coinvolgimento della Regione Veneto”, spiega De Poli che chiede al Governo “di intervenire per risolvere concretamente i problemi legati alla viabilità dell’area più industrializzata e a vocazione internazionale del Veneto , utilizzando anche strumenti legislativi e provvedimenti di urgenza per realizzare il raddoppio della SR 308, rendendola a scorrimento veloce e progettando la bretella di collegamento tra la Strada e la Pedemontana veneta”, conclude De Poli.