Le Pro Loco in Senato. Un omaggio ai territori

Questa mattina, su mia iniziativa, in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI), guidata dal presidente Antonino La Spina, si è svolta, a Palazzo Madama, in Sala Koch, la cerimonia di consegna del marchio ‘Sagra di qualità’, nel corso della quale sono state premiate 28 manifestazioni in tutta Italia.
Si tratta di un premio che, come ho detto qualche giorno fa, va simbolicamente a tutti i 600.000 volontari che, ogni giorno, da Nord a Sud, da Bolzano a Trapani, si occupano di valorizzare le nostre tradizioni.

Il Senato – una delle istituzioni più importanti della Repubblica – apre le porte alle tradizioni della nostra bellissima Italia.

A ciascuna delle Pro Loco premiate e soprattutto ai volontari vorrei rivolgere innanzitutto le mie congratulazioni! Senza la carica e l’energia dei volontari, tutto questo, come sappiamo, non esisterebbe neppure.

LE PRO LOCO, COME SAPETE, NASCONO DAL BASSO.
Nascono – come voi sapete meglio di me – perché ci sono un desiderio, una passione e, se volete, anche un bisogno da soddisfare.
Il desiderio è VALORIZZARE IL TERRITORIO.La passione è l’AMORE PER LA PROPRIA TERRA, l’amore per ciò che ci appartiene, per i valori e le tradizioni.
Il bisogno da soddisfare è quello di “fare”, anzi dire, “ESSERE COMUNITA'”.

I VOLONTARI DELLE PRO LOCO.
La passione che abita NEI 600.000 VOLONTARI è valorizzare il territorio.
E’ impressionante il numero di volontari. Sono stime riviste al ribasso.
Ma è ancora più impressionante l’impegno dei volontari.
25 MILIONI DI ORE. SONO TANTE LE ORE DI VOLONTARIATO IMPIEGATE.
E’ COME SE – GIUSTO PER UTILIZZARE UNA METAFORA – MEZZA FIAT, OGNI GIORNO, SI ALZASSE E DECIDESSE DI OPERARE PER LE PRO LOCO.
E’ UN MOTORE IMMENSO E STRAORDINARIO che non smette mai di muoversi.
LA “BENZINA” DI QUESTO MOTORE sono i VOLONTARI.

I NUMERI DELLE PRO LOCO.
Quando – l’anno scorso, qui, in Senato, abbiamo presentato uno studio della Cgia di Mestre sull’impatto socio-economico delle Pro Loco in Italia, devo ammetterlo, sono per primo rimasto sorpreso dalle cifre. 88 MILIONI I VISITATORI ALLE VARIE INIZIATIVE DELLE PRO LOCO.
L’80% DEGLI ITALIANI HA PARTECIPATO, ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, A UNA SAGRA O EVENTO DELLE PRO LOCO.

Parliamo di una realtà che è radicata nei territori.
Se consideriamo solo le sagre e fiere, le Pro Loco – tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e dell’indotto – sono in grado di produrre una ricchezza a livello economico e sociale pari a 2,1 miliardi di euro, a fronte di 700 milioni di spesa, dando lavoro a 10.500 persone.

LE PRO LOCO COME BIGLIETTO DA VISITA PER I TERRITORI.
Considerate, ad esempio, che il 57% DELLE PRO LOCO SI OCCUPA, in collaborazione con Comuni e altri enti pubblici, DI GESTIONE DI ACCOGLIENZA DEI TURISTI e visitatori che, ogni giorno, visitano le nostre città e i piccoli borghi.
Voi lo sapete meglio di me, ma forse molti italiani non lo sanno.

LE PRO LOCO, NEL 20% DEI CASI, GESTISCONO MUSEI, SITI ARCHEOLOGICI E STORICI.
Questi sono i numeri che fanno di questa platea che oggi abbiamo davanti qualcosa di straordinario e meraviglioso. Questa è la premessa, cari amici.
Le Pro Loco, lo abbiamo detto più volte, svolgono un ruolo insostituibile nella valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

IL RUOLO DELLA POLITICA.
Ma la politica cosa può e cosa deve fare?
Come alcuni di voi sanno, ho avuto l’onore di depositare IL DISEGNO DI LEGGE CHE RIGUARDA IL MONDO DELLE PRO LOCO, di cui SONO PRIMO FIRMATARIO ma che è una proposta – ci tengo a dirlo – che è stata CONDIVISA DAL  PRESIDENTE ANTONINO LA SPINA e che ha riscontrato L’ADESIONE DI TUTTE LE FORZE POLITICHE PRESENTI A PALAZZO MADAMA.
Ci tengo a precisare che è UN PRIMO PASSO VERSO IL TRAGUARDO.

Il ddl contiene disposizioni inerenti le manifestazioni a carattere temporaneo e le attività organizzate dagli enti aderenti alla rete UNPLI (Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia), una realtà che il nostro Paese ha il dovere DI RICONOSCERE A LIVELLO NORMATIVO.
UNA PICCOLA SAGRA DI PAESE, D’ALTRONDE, NON PUÒ ESSERE PARAGONATA AD UN GRANDE CONCERTO CON MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PARTECIPANTI.
CON QUESTO DDL intendiamo RAGGIUNGERE ALCUNI OBIETTIVI CHIARI E SEMPLICI
1) riconoscere A LIVELLO NORMATIVO il ruolo delle Pro Loco.
2) RIDURRE IL PESO DELLA BUROCRAZIA a favore degli amministratori locali e delle associazioni Pro Loco e FACILITARE E SEMPLIFICARE LE PROCEDURE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ promosse dalle Pro Loco nei vari Comuni d’Italia;
3) TUTELARE L’OPERATO DEI VOLONTARI, consentendo loro di operare in tranquillità e sicurezza;
4) VALORIZZARE LE REALTÀ TERRITORIALI attraverso le attività promosse dalle Pro Loco;

Non mi interessano le primogeniture, lo ribadisco ancora una volta.
In questi primi giorni del 2020, penso che il mio auspicio sia proprio quello di tagliare il traguardo di una legge per le Pro Loco.
E’ una battaglia che non ha colori politici.
Io mi auguro che, in Parlamento, si possa trovare un’adesione quanto più ampia possibile.
Ciò che mi sta più a cuore è centrare l’obiettivo.
E segnare un goal – consentitemi la metafora sportiva – a favore dei 600.000 volontari italiani che oggi sono rappresentati da coloro che hanno ricevuto questo importante premio per le ‘Sagre di qualità’.

Antonio

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