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NEWSLETTER. Primo maggio: serve un Piano per la ripartenza, senza lavoro non c’è futuro!

maggio 1, 2020

Cari Amici,

Oggi è il Primo Maggio, festa dei lavoratori.

Mai come quest’anno questa ricorrenza assume un significato importante.

Il mio pensiero innanzitutto va sia a chi lavora negli ospedali (medici infermieri e sanitari), a chi sta combattendo accanto ai pazienti Covid, sia a coloro che, purtroppo, a causa di questa pandemia rischiano di perdere la certezza di un lavoro.

Non è il momento di dividersi. Serve UN’ALLEANZA A TUTTI I LIVELLI.
Il lavoro è una BATTAGLIA CHE NON PUÒ AVERE COLORI POLITICI!
Serve un PIANO STRAORDINARIO PER LA RIPARTENZA.
L’Italia ha bisogno di un PATTO PER IL FUTURO.
Con aiuti economici straordinari ai lavoratori e alle imprese.

Senza impresa non c’è lavoro.
SENZA LAVORO NON C’È FUTURO.

GUARDA QUI il mio intervento in occasione di questo Primo Maggio
“Serve un Piano per la ripartenza, senza un lavoro non c’è futuro”

Oggi, più che mai, in questa emergenza, lo Stato ha il dovere di esserci e le istituzioni tutte, a partire dal Governo, non possono sottrarsi a questo difficile compito per dare risposte alle persone che perderanno il posto di lavoro.

Abbiamo TUTTI il dovere di dare prospettive di maggiore fiducia,
sicurezza e dignità a lavoratori e famiglie!

Come ho sostenuto nelle scorse settimane, al Governo chiediamo risorse economiche straordinarie da destinare AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI per coloro che resteranno senza lavoro e CHOC FISCALE (sospensione delle tasse per tutto il 2020) e CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO per le imprese dell’intera filiera produttiva (commercio, turismo, agricoltura, artigianato, industria), affinché si possa dare quell’iniezione di liquidità e anche di fiducia necessaria alle nostre aziende per riparare a quelle perdite causate dal lockdown.

Ci sono attività che ripartiranno il 18 maggio e altre addirittura l’1 giugno.
Al Governo ho chiesto in un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di assicurare a parrucchieri, estetiste, ristoratori, gestori di bar e titolari di agriturismi una RIAPERTURA IN SICUREZZA, ovvero farlo solo per chi rispetta tutte le regole di sicurezza previste. LEGGI QUI.