Pnrr, salvaguardare tutti gli interventi

Cari amici,

oggi pomeriggio sono intervenuto in Aula a Palazzo Madama a seguito delle comunicazioni del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ecco il testo integrale del mio intervento:

Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,

saluto e ringrazio il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, oggi in Aula per le comunicazioni sulla proposta di revisione del PNRR e sull’inserimento del capitolo Repower EU nel Piano stesso.

Prima di iniziare, vorrei pubblicamente esprimere il mio plauso nei confronti del Governo. Qualche giorno fa, infatti, è arrivato il disco verde della Commissione UE alla terza rata e alle modifiche sulla quarta rata.

Parliamo complessivamente di 35 miliardi, 18,5 miliardi della terza rata e altri 16,5 miliardi della quarta (anche quest’ultimi- ci auguriamo – possano arrivare entro l’anno).

E’ UN GRANDE RISULTATO PER LA NOSTRA NAZIONE.

Il coinvolgimento del Parlamento in tutti i passaggi legislativi previsti è un elemento di garanzia affinché le risorse del Next Generation EU siano non solo messe a terra, nei tempi previsti, ma soprattutto vengano utilizzate secondo una visione di insieme, in cui i diversi livelli istituzionali coinvolti sono chiamati a collaborare PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO CHE È FARE IL BENE DEL PAESE.

 

Allo stesso modo, maggioranza e opposizione, sebbene nel legittimo confronto della dialettica politica, dovrebbero salvaguardare un clima di confronto costruttivo e positivo.

PERCHÉ IL BENE DELL’ITALIA E DEGLI ITALIANI VIENE PRIMA DI QUALSIASI ALTRA COSA.

Utilizzando un’espressione di stampo degasperiano,  “C’È LA NECESSITÀ DI METTERSI ALLA STANGA e di assicurare il progresso di tutto il Paese”.

L’accordo, raggiunto in cabina di regia, sulla revisione del PNRR e sull’inserimento del nuovo capitolo Repower EU ha ricevuto il plauso della Commissione europea.

Parto dal capitolo Repower Eu, fondi europei che l’Italia utilizzerà contro la crisi energetica, con investimenti a favore di famiglie e imprese.

L’Italia non può più ritrovarsi a fare una Manovra in cui 2/3 delle risorse vengono utilizzate contro il caro-energia.

Dobbiamo sfruttare questi fondi per promuovere un percorso che porti il Paese verso l’autonomia energetica, anche e soprattutto attraverso il sostegno alle filiere produttive green e all’efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio, sia pubblico che privato.

Il nostro Pnrr è quello più corposo in Europa, avendo l’Italia la somma più rilevante di risorse europee: 191 miliardi.

 

C’è la piena volontà e il forte impegno di non perdere un solo euro di questo Piano.

ABBIAMO DAVANTI A NOI TRE “BINARI”.

IL PRIMO È QUELLO DEL PNRR, CHE HA UNA SCADENZA AL 2026.

IL SECONDO È QUELLO DEL FONDO SVILUPPO E COESIONE, CON SCADENZA NEL 2029.

IL TERZO È QUELLO DEL PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE AL PNRR, con i suoi oltre 30 miliardi che, essendo risorse nazionali appunto, NON HANNO UNA SCADENZA.

LA SCELTA DEL GOVERNO È STATA LUNGIMIRANTE E PONDERATA.

L’obiettivo di oggi è realizzare tutti gli obiettivi del PNRR e dunque spendere tutte le risorse del Piano.

Anzi,  – faccio solo un esempio su un tema che mi sta particolarmente a cuore – sugli asili nido sono stati individuati ulteriori 900 milioni aggiuntivi.

Come ha evidenziato oggi il Ministro Fitto alle Camere, il GOVERNO GARANTISCE, al termine di un processo di verifica e di interlocuzione con la Commissione Ue, IL FINANZIAMENTO PER GLI INTERVENTI (anche per quelli che sono stati espunti dal PNRR e su cui si è sviluppato un dibattito politico nei giorni scorsi).

I PROGETTI IN QUESTIONE VERRANNO COPERTI, come è stato evidenziato, con altre fonti di finanziamento come il Fondo Sviluppo e coesione e il Fondo complementare al PNRR.

Quindi non c’è stato nessun definanziamento.

Si pone, dunque, ora, una questione importante. PARLO DELLA RIPROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI ESPUNTI DAL PNRR.

I sindaci e gli amministratori locali, nei territori, legittimamente, chiedono e si aspettano impegni concreti, visto che hanno sottoscritto e portato avanti contratti e gare.

Da quest’ Aula, oggi,  – con la mozione condivisa della Maggioranza – IL SENATO IMPEGNA IL GOVERNO, assicurando il pieno coinvolgimento di Parlamento, Regioni ed Enti locali, a SALVAGUARDARE GLI INTERVENTI espunti dal Pnrr all’esito dell’aggiornamento del Piano, individuando le giuste coperture finanziarie mediante l’utilizzo sia delle risorse nazionali (Piano nazionale complementare) e sia dei Fondi strutturali e del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027.

Parliamo di progetti che riguardano temi e questioni importanti. E’ importante realizzarli.

E’ una questione che riguarda l’Italia, i nostri territori, da Nord a Sud.

Sbaglia chi fa di questa battaglia una questione di colore politico. Questo è un target che vale più di qualsiasi altro. E’ UNA PARTITA PER L’ITALIA!

Per queste ragioni, consapevoli che la revisione del Piano è un passaggio cruciale, COME GRUPPO UDC CIVICI D’ITALA – CORAGGIO ITALIA – NOI MODERATI – MAIE, VOTEREMO CONVINTAMENTE A FAVORE DELLA MOZIONE CONDIVISA DA TUTTA LA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA.

 

Vi ringrazio,

Sen. Antonio De Poli

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