(ANSA) – ROMA, 28 LUG – “Gli alberghi chiusi a causa della crisi scatenata dal Covid non possono pagare le tasse. Serve una Legge speciale sul turismo. Al Governo chiediamo di dichiarare lo stato di crisi, di cancellare il peso fiscale che grava su queste strutture che registrano crolli di fatturato senza precedenti e di garantire la Cassa integrazione a chi perde il posto di lavoro o, in alternativa, ridurre il cuneo fiscale per le aziende che richiamano il personale. Serve una Legge speciale. In vista del prossimo voto sullo scostamento di bilancio di 25 miliardi e in vista del Dl Agosto, al Governo chiediamo un pacchetto di interventi strategico per rilanciare il settore del turismo e in modo particolare delle terme”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, nei giorni scorsi, in un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha chiesto al Governo di proclamare lo stato di crisi del settore alberghiero-termale. “Accolgo l’appello del presidente di Federalberghi Terme, Emanuele Boaretto. Solo per citare alcuni numeri, oggi, tra Abano e Montegrotto, nel Bacino termale Euganeo, 6 alberghi termali su 10 sono ancora chiusi. Ci sono già 15 strutture ricettive in vendita: non possiamo svendere il patrimonio dei nostri alberghi termali. A Padova città si registra solo il 30% di camere occupate in questa stagione. Non si può pensare di risollevare il turismo con il bonus-vacanze. Serve un intervento choc per risollevare un intero settore”, conclude De Poli. (ANSA)