(AGI) – Roma, 1 mar. – “Bisogna mettere in campo le misure necessarie per tutelare il mondo dell’agricoltura che immancabilmente subirà conseguenze, anche piuttosto pesanti, dalla crisi ucraina. Siamo preoccupati dalla situazione e in modo particolare dall’emergenza del caro-energia e dalle speculazioni sui prezzi delle materie prime, due elementi che rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto agricolo e la filiera produttiva ad esso collegata”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “L’aumento dei costi energetici e gli incrementi delle materie prime rischiano di strozzare l’agricoltura italiana. Gli aumenti sono pesanti: quelli dell’energia raggiungono picchi del 110% , mentre i costi per l’alimentazione degli animali raggiungono il 40%. Dobbiamo difendere la nostra economia e dobbiamo tutelare l’agroalimentare italiano. Apprezziamo le parole del presidente Draghi oggi in Senato sulla necessità di porre in atto una strategia a lungo termine che riveda le politiche energetiche del nostro Paese, in una direzione di maggiore produzione nazionale del gas e di diversificazione energetica. Tuttavia, nell’attuale contesto economico aggravato dalla crisi ucraina, chiediamo all’Esecutivo di fronteggiare il problema concreto che molte aziende agricole stanno già affrontando con i rincari di energia e materie prime. Nel breve termine, diventa urgente intervenire contro la speculazione dei prezzi e sbloccare velocemente le risorse nazionali ed europee per fornire subito liquidità alle imprese. Serve una terapia d’urto: il settore primario, altrimenti, rischia il tracollo”, conclude De Poli.