Un cortometraggio sul disagio: il regista James La Motta in Senato

Cari amici,

questa mattina in conferenza stampa abbiamo acceso i riflettori su un’opera d’arte, che è un cortometraggio, ultimo lavoro del regista James La Motta,  dal titolo,
T’ho aspettata da una vita”, prodotto dalla Source Of Emotions.

Erano presenti: James La Motta il regista, Maria Carla Casillo (attrice) e Francesca Cenci (psicologa), e Angelo Bertoglio, Presidente dell’Associazione ‘Associazione Vittime Riunite d’Italia’, promotore, insieme al regista, di iniziative sociali e per la tutela e il sostegno delle donne, tra cui la prima ‘’Maratona Social’’ contro la violenza sulle donne’’.

La Motta è regista, sceneggiatore e attore, conduttore e doppiatore.
Si è formato artisticamente a Londra, poi a Bologna e a Roma.

Ha esordito prima nel teatro, poi è approdato  – dal 2017 – nel Grande schermo.

Tra lui e la macchina da presa è stato subito amore a prima vista.

Nel 2017 infatti ha girato un cortometraggio dal titolo Abused Child (abiused ciaild) che è stato proiettato a festival del cinema di Venezia e fuori concorso a Roma. Proprio questa sua prima opera cinematografica è stata proiettata qui in Senato in occasione di un seminario contro la violenza.

Quindi quella di James oggi non è la prima volta a Palazzo Madama.

Quello che presentiamo oggi è un cortometraggio che  ha  vinto molteplici premi in giro per il mondo, in diversi festival cinematografici, vantando 5 Premi come: migliore regia, migliore corto drammatico, migliore corto sulle donne, migliore corto estero.

Due volte Semi Finalista, due menzioni speciali, cinque selezioni, tra cui la più importante candidatura ai “David di Donatello 2023”.

La Motta – il regista autore – è riconosciuto come registra internazionale che ha dedicato una parte importante della sua attività nel Grande Schermo a temi sociali, al alla violenza sulle donne, al bullismo e al cyberbullismo.

Quello che presentiamo stamattina è un thriller che affronta tematiche sociali e psicologiche. Interamente girato a Pozzuoli con il coinvolgimento di alcuni bambini della “scuola della pace”  (COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO).

I giovani volti, i ragazzi e bambini in primis,  in un contesto sociale anche molto difficile, dunque protagonisti in positivo dietro la camera.

Anche per questo motivo, da oggi, dal Senato, con questa conferenza, intendiamo lanciare un messaggio positivo, di fiducia, che è di attenzione e di riflessione su certi temi sociali ma, al tempo stesso, vuole essere un messaggio di sostegno al cinema made in Italy, di cui spesso parliamo troppo poco.

L’Italia è la prima superpotenza culturale del pianeta.

Come istituzioni abbiamo il dovere di sostenere con forza chi lavora nel mondo del cinema, soprattutto, come nel caso di Motta, in un cinema impegnato, che tratta appunto temi sociali e di estrema attualità.

La cultura – se resa attrattiva, fruibile,  – può essere un fattore di incremento del PIL e quindi di crescita per tutti noi.   

Ecco perché secondo noi abbiamo il dovere di promuovere i giovani registi come James e gli attori che oggi sono qui: sono talenti che vanno sostenuti e valorizzati.

Antonio

CONFERENZA STAMPA

FOTOGALLERY