Ppe, tocca a te, tocca all’Europa!

Cari amici,
Vi scrivo mentre rientro in Italia da Helsinki , dove si è svolto il congresso del Ppe (Partito popolare europeo) al quale ho partecipato insieme a una delegazione dell’Udc che si riconosce in questa famiglia politica in Europa.
In queste righe il mio primo pensiero va alle vittime del maltempo. A Palermo, qualche giorno fa, l’addio alle famiglie di Casteldaccia travolte dalla furia del maltempo ma anche dall’incuria dell’uomo. L’Italia si stringa unita al dolore delle famiglie!
Qui, da Helsinki, parte la sfida politica – difficile, è vero – in vista delle prossime Elezioni Europee del 2019. L’Udc sostiene MANFRED WEBER, che è stato designato come il candidato del PPE alla presidenza della Commissione Ue alle prossime Elezioni Europee, nel 2019.
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Oggi ricorre l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Non vogliamo due Europa ma un’Europa unita e più forte. Gli egoismi nazionali, per noi, sono come un muro da abbattere.
Per noi l’Europa non si tocca! Rendiamo l’Europa migliore e giochiamo la partita da protagonisti. Tante volte abbiamo sentito parlare male dell’Europa: la polizia Ue con 10.000 uomini alle frontiere e, ancora, l’aiuto dell’Ue con 1,2 mld a favore delle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro-Italia. Questa è l’Europa che vogliamo. Questa è l’Europa che funziona. La possiamo migliorare? Sì, certo.
Lo slogan del congresso Ppe a Helsinki è stato “It’s up to EU now” (Tocca all’Europa, adesso! ).
Torniamo all’attualità politica italiana. Ieri è stato pubblicato l’ultimo rapporto Svimez che ha messo in evidenza il rallentamento della crescita e i rischi di una frenata. Nel 2018 le previsioni di crescita si sono abbassate. La ripresa registra un rallentamento e si riapre la forbice tra Nord e Sud del Paese.
La proposta del Governo sul reddito di cittadinanza è una finta soluzione. Serve solo a lanciare “fumo negli occhi” dei cittadini. Secondo Svimez per garantire 780 euro agli italiani in povertà servirebbero almeno 15 miliardi.
Per il Mezzogiorno serve un’azione  strategica con politiche che rilancino gli INVESTIMENTI , sostenendo lo sviluppo infrastrutturale, e RIDUCENDO LE TASSE sulle imprese, a partire da una riduzione del cuneo fiscale per spingere le aziende ad assumere.
Solo così riusciremo a invertire il trend che vede tutte le stime di crescita dell’Italia al ribasso.
Non vogliamo un’Italia al ribasso!
Concludo, cari amici, con un pensiero ad Asia Bibi, la donna pachistana che era in prigione fino a qualche giorno fa, a causa della sua fede cristiana. La donna è stata liberata ma è in pericolo nel suo Paese: al Governo chiediamo di concedere l’asilo politico a Lei e alla sua famiglia. L’Italia e le istituzioni europee difendano le nostre radici cristiane!
OPPORTUNITÀ 
Come sempre ecco alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese. 
Grazie a tutti. Continuate a seguirmi su www.antoniodepoli.it
Buon weekend!
Antonio De Poli