Cari amici,
la Regione Marche ha varato un piano da 130 milioni di euro per mitigare il rischio idrogeologico a seguito dell’alluvione del 2022.
Il Piano, presentato questa settimana dal Presidente e Commissario straordinario Acquaroli, prevede opere strutturali e infrastrutturali finanziate per 113 milioni di euro dai Fondi alluvione (che in totale ammontano a 400 milioni di euro messi a disposizione dal Governo) e per 17 milioni di euro con fondi del Ministero dell’Ambiente. Mitigazione del rischio, costruzione di ponti, messa in sicurezza del territorio attraverso la creazione di vasche di laminazione e casse di espansione e soprattutto interventi di manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica dei fiumi Misa, Nevola e Cesano.
Tutte le aree colpite dall’alluvione del 15 settembre 2022 saranno interessate dal piano messo a punto dalla Regione, che dopo la fase della somma urgenza e dell’erogazione di risorse per aiutare le popolazioni colpite, passa alla gestione strutturale della prevenzione del rischio idrogeologico.
Il Governo ha stanziato complessivamente 400 milioni di euro – dall’inizio dell’emergenza – dimostrando massima attenzione per questo territorio:
gli interventi del piano di mitigazione saranno in totale 36 (34 opere e due servizi) e la Regione sta già partendo con la fase della progettazione e dell’affidamento dei servizi. Tutte opere che grazie alla sinergia tra Governo e Regione verranno costruite in tempi brevi (il cronoprogramma stimato è di due anni).
Gli interventi principali riguarderanno la cassa di espansione sul Foglia (8 milioni di euro), la vasca di laminazione a Senigallia (9,5 milioni di euro), la vasca di laminazione in zona Bettolelle a Senigallia (12 milioni di euro, la sistemazione idraulica del Cesano a Pergola (6 milioni di euro), la cassa di espansione sul Nevola a Ostra (8,2 milioni di euro), la sostituzione del sottopasso stradale a Ostra (6 milioni di euro), la mitigazione dei dissesti a Tinte di Pergola (6,4 milioni di euro) e la mitigazione del dissesto idrogeologico sul monte Catria.
Antonio