Economia in frenata, maltempo e artigiani: le richieste al Governo!

Cari Amici,
è tempo di pagelle per il Governo!
Dal Veneto, dalla nostra regione, arriva un orientamento chiaro e preciso dal mondo industriale. LA FONDAZIONE NORDEST, infatti, ha realizzato un sondaggio tra 530 IMPRENDITORI.
Il giudizio è stato netto e chiaro: le politiche economiche del GOVERNO hanno deluso gli industriali.
Sul fronte economico, nel secondo trimestre del 2019 (+,15%), la produzione industriale della nostra regione è cresciuta meno rispetto al 2018 (+3,2%).
Il PIL VENETO E’ IN FRENATA.
Secondo le stime di Prometeia, Il prodotto interno lordo regionale crescerà dello 0,5% rispetto al 2018.
Siamo allo ZERO VIRGOLA.
I dati economici sono deludenti. Pesano IL MANCATO RILANCIO DELLE INFRASTRUTTURE (basti pensare al nodo ancora irrisolto della Tav e di altre opere come la Strada regionale 10) e le INCERTEZZE DI UN GOVERNO che, come vediamo ogni giorno, continua a LITIGARE.
I principali dossier sono tutti fermi, bloccati. Autonomia compresa.
LA RIDUZIONE DELLE TASSE su famiglie e imprese è un capitolo che va ancora scritto!
Ecco perché il sondaggio della FONDAZIONE NORDEST non mi ha stupito.
Con il reddito di cittadinanza che noi preferiamo definire ‘paghetta per chi sta sul divano’ non si crea lavoro. L’occupazione si crea con un choc fiscale per rilanciare la nostra economia che oggi è, non a caso, ferma a zero: la nostra proposta è di UTILIZZARE LE RISORSE DEL REDDITO DI CITTADINANZA PER TAGLIARE DI 3 PUNTI IL CUNEO FISCALE E RILANCIARE LE ASSUNZIONI!
E, adesso, occupiamoci di IMPRESE ARTIGIANE.
Lo facciamo perché IL DECRETO CRESCITA approvato dalla maggioranza PENALIZZA LE AZIENDE ARTIGIANE che dovranno anticipare le detrazioni richieste per ristrutturazioni energetiche ed ecobonus.
HO PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE URGENTE AL GOVERNO: SI CORREGGA LA NORMA!
Il Governo cambi la norma: gli artigiani non possono essere usati come un Bancomat.
E’ una norma che ci  dimostra che il Governo dell’immobilismo non è fatto per le piccole medie imprese. L’articolo 10′ del provvedimento prevede che un’impresa riceva il pagamento dei lavori svolti dal cliente per il 50% e, per la parte restante, la ottiene dallo Stato sotto forma di credito di imposta nell’arco di cinque anni. Il problema  nasce per le piccole imprese che, quotidianamente, fanno fatica ad affrontare le spese di personale, fornitori e altri costi aziendali. Quindi, con questa norma, rischiano di subire una batosta mortale. Deve essere lo Stato a dover erogare gli incentivi e non le imprese.
Chiudo questa prima parte con le notizie d’attualità sul MALTEMPO.
Un’eccezionale ondata di pioggia vento e grandine ha colpito, infatti, nei giorni scorsi, la nostra regione.
Danni Maltempo: nella Bassa Veronese  e nel Padovano agricoltura in ginocchio. LA REGIONE HA DECRETATO LO STATO DI CRISI PER LE ZONE DAL NUBIFRAGIO DELLO SCORSO VENERDÌ. Ingenti i danni alle colture, dalla soia all’ortofrutta. E molti gli alberi abbattuti dalla furia del vento.
E’ UN BILANCIO DEVASTANTE PER L’AGRICOLTURA. In queste ore si contano i danni causati dal maltempo pari ad almeno 1,5 milioni di euro secondo Coldiretti. Colpita, nel Padovano, l’area compresa tra Abano e Montegrotto fino a Due Carrare, Maserà e Cartura. Sempre nel Padovano, in modo particolare, nei comuni di Borgo Veneto, Megliadino San Fidenzio, Casale di Scodosia  e Merlara,  campi di mais e soia, vigneti sono stati danneggiati, in alcuni casi le piante addirittura sono state sradicate! IL GOVERNO RICONOSCA LO STATO DI EMERGENZA considerando che le perdite, da parte dei produttori di ortaggi, frutteti e vigneti, ammontano al 50% del raccolto.
 E, proprio nella Bassa Padovana, oltre a al COMPARTO AGRICOLO, si sono registrati danni AL PATRIMONIO ARTISTICO E STORICO: è stata infatti danneggiata la cinta muraria DI MONTAGNANA (PD).  Serve un intervento straordinario da parte del Governo. Le mura di Montagnana costituiscono un patrimonio unico nel suo genere in Europa: IL MINISTERO SOLLECITI LA SOPRINTENDENZA AD INTERVENIRE AL PIÙ PRESTO CON AZIONI PER METTERE IN SICUREZZA LA CINTA MURARIA E VERIFICARE LA STATICITÀ DELLA STESSA. Si tratta di un bene storico e culturale che, se opportunamente valorizzato, può costituire un richiamo turistico con effetti positivi sul tessuto produttivo e sociale dell’intera Bassa Padovana.
OPPORTUNITA’. 
Come sempre ecco alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese. 
Grazie per l’attenzione.
Buon proseguimento!
Antonio