Cari amici,
questa mattina in Senato, sua mia iniziativa, si è tenuta una conferenza stampa sui “50 anni del Consorzio Prosciutto Veneto DOP”.
Sono intervenuti il sindaco di Montagnana, Gianpaolo LOVATO, il presidente del Consorzio Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP Attilio FONTANA; il vicepresidente di Confartigianato Gianluca DALL’AGLIO e il direttore di Venice Promex, Franco CONZATO.
Il Consorzio di tutela del Prosciutto Veneto Dop nasceva infatti a Montagnana il 10 giugno 1971 con l’obiettivo di tutelare la qualità e l’origine di questo prodotto che viene lavorato secondo antiche usanze e tradizioni.
LA STORIA DEL CONSORZIO
Le tre tappe principali della storia del Prosciutto Veneto DOP sono:
- La nascita del Consorzio nel 1971
- L’approvazione da parte del Parlamento della legge di tutela nel 1981 (legge n. 628/1981, Norme relative alla tutela della denominazione di origine e tipica del Prosciutto Veneto Dop.
Tale denominazione – si recita nella legge approvata – è riservata esclusivamente al prosciutto le cui fasi di produzione si svolgono in 15 comuni (Montagnana, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Este, Baone, Cinto Euganeo, Lozzo Atestino; Noventa Vicentina, Campiglia dei Berici, Sossano, San Germano dei Berici, Grancona, Sarego, Lonigo, Alonte, Orgiano, Cologna Veneta, Asigliano, Pressana, Roveredo di Guà, Pojana Maggiore, Albettone, Barbaro Vicentino e Villaga).
- Nel 1996 l’Unione europea assegna al Prosciutto Veneto Dop, la DOP (Denominazione di origine protetta), marchio che garantisce lo strettissimo legame tra la produzione e il territorio.
IL PROSCIUTTO VENETO DOP E IL LEGAME CON IL TERRITORIO
Stiamo parlando di un’eccellenza dell’agroalimentare italiano che viene prodotta in 15 Comuni dislocati tra i Colli Berici ed Euganei, suddivisi in tre diverse province (Padova, Vicenza e Verona), dove Montagnana è – potremmo dire – la “capitale” di questa grande eccellenza.
Ci tengo a sottolineare che in questo angolo straordinariamente bello del Veneto, dal punto di vista paesaggistico e ambientale, la presenza dei due Colli – i Colli Berici ed Euganei appunto – condiziona l’andamento dei venti, la piovosità e la temperatura, tutti elementi che creano una situazione ottimale per la stagionatura e la produzione del Prosciutto Veneto Dop.
LE FUNZIONI DEL CONSORZIO
Sono svariate le funzioni del Consorzio:
Il Consorzio svolge anche funzioni di controllo presso tutti i soggetti che producono e mettono in vendita il prodotto. L’obiettivo è quello di garantire che l’eccellenza agroalimentare resti tale e quindi, utilizzando una metafora, potremmo definire il Consorzio come un “guardiano” della qualità del prodotto agroalimentare.
UNA CURIOSITÀ
Il primo presidente del Consorzio Prosciutto Veneto DOP è stato un senatore.
E’ stato il senatore Fernando De Marzi, veneto, sottosegretario all’Industria nel Governo Rumor.
LA PRODUZIONE
Le aziende che producono il 100% del Prosciutto Veneto DOP sono 10.
Come dicevo prima, la capitale di questa eccellenza agroalimentare è proprio Montagnana, a dimostrarcelo è il fatto che 4 aziende su 10 si trovano proprio in questo territorio, una cittadina medievale che ha una bellissima cinta muraria e per la quale il Prosciutto veneto DOP è uno straordinario biglietto da visita.
A settembre di ogni anno, vi si svolge la Festa del Prosciutto Veneto DOP che è diventata ormai un’importante tradizione che attrae 150.000 visitatori.
I TEMI NELL’AGENDA POLITICA
Ci focalizzeremo soprattutto su alcuni di questi temi:
- Le opportunità del Recovery
Nel Piano nazionale di Ripresa e resilienza sono stati stanziati 6,8 miliardi per “contaminare” con l’innovazione l’intera filiera agroalimentare e i suoi processi produttivi. E’ una sfida cruciale per il sistema Paese come ha più volte sottolineato il Ministro Patuanelli
- Il sistema di etichettatura e il dibattito in Europa
Parleremo del cosiddetto “Nutri-score”, la proposta della Commissione UE che attribuisce una misurazione qualitativa agli alimenti in base al loro contenuto in valore assoluto di sali, zuccheri e grassi.
- Il nodo della burocrazia e la necessità di velocizzare le procedure per l’aggiornamento dei disciplinari di produzione. E’ un tema che sta a cuore ai Consorzi di tutela. Voi sapete bene quanto a volte anche una semplice modifica al disciplinare, magari non significativa, porti con sé tanta burocrazia e giustamente va posto il tema della sburocratizzazione.
- L’impegno dei Consorzi nel cosiddetto Green Deal per promuovere il concetto di sostenibilità ambientale delle produzioni DOP. Questo quarto punto, come sapete, è molto legato al primo punto sul Recovery che è chiamato a realizzare la sfida del Green Deal anche nel campo agroalimentare.
Antonio
VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA
INTERVISTA SENATO TV
INTERVISTA AGENZIA DIRE
SERVIZIO TELENUOVO PADOVA
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