Libri: De Poli presenta “Le 100 meraviglie (+1)” di Montegrotto Terme

 “FACCIAMO CONOSCERE LA BELLEZZA DEL TERRITORIO”
In Sala Nassirya protagonisti gli autori Claudio Malfitano e Nicola Cesaro. Il sindaco Mortandello: grande occasione per raccontare la storia delle nostre Terme

“Far conoscere le nostre realtà significa valorizzare ciò che noi siamo”: esordisce così il senatore UDC Antonio De Poli che, in Senato, stamane, ha presentato in una conferenza stampa il libro “Montegrotto Terme: le 100 meraviglie (+1)” di Nicola Cesaro e Claudio Malfitano, alla presenza, oltre che dei due giornalisti e autori del libro, anche del sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello e dell’editore Luigi Carletti (Typimedia). “Nelle nostre comunità le meraviglie sono davvero tante e bisogna conoscerle e valorizzarle. Questa è la nostra Italia. Il futuro del turismo sarà sempre più legato alle piccole realtà e non solo alle grandi destinazioni. Oggi c’è bisogno di un turismo a misura d’uomo e così sempre più spesso, al di là delle grandi destinazioni come Roma Venezia o Firenze, a fare la differenza sono i piccoli borghi. Il nostro Paese nasconde molti tesori, un patrimonio dal valore turistico, artistico, culturale e ambientale eccezionale”, spiega De Poli che introduce il volume (220 pagine, con le foto di Fabio Muzzi): “Saper costruire e ricostruire una narrazione intorno alle bellezze naturali dei Colli Euganei, alle acque termali di Montegrotto Terme e alle opere d’arte del territorio: questo è ciò che fanno Claudio e Nicola, con straordinaria abilità, grazie alla loro scrittura sì certo, ma soprattutto al grande amore per Padova e per il Veneto. Hanno a cuore la bellezza del nostro territorio e, con questo libro, ci fanno ‘viaggiare’ aprendoci le porte verso luoghi e tesori straordinari”. “Questa iniziativa ci permette di far conoscere Montegrotto Terme e la bellezza dei Colli Euganei e di ciò siamo grati al Senatore De Poli”, ha affermato il sindaco Mortandello che ha poi aggiunto: “Nell’epoca della virtualità avere in mano un prodotto editoriale come questo ci consente di conoscere la realtà delle piccole cose che rendono grande un territorio. In pochi sanno che la città di Montegrotto fa termalismo da 3000 anni: è un aspetto ancestrale che fa parte della nostra comunità. Quest’opera ci ha permesso di raccontare la grande storia delle nostre terme ma anche piccole curiosità come la casa delle farfalle, la piscina termale più profonda al mondo o, ancora, l’anello ciclabile dei Colli Euganei”. Subito dopo, a prendere la parola sono stati i due protagonisti: Cesaro e Malfitano. “I romani sono venuti a Montegrotto per due ragioni: l’acqua termale e per il fango”. L’acqua, da 3000 anni, sgorga in questo angolo meraviglioso della provincia di Padova: “E’ l’aspetto magico che trasforma il fango: non a caso – evidenzia Cesaro – quello euganeo è l’unico in Europa ad avere un brevetto che certifica i suoi poteri curativi”. “Il termalismo, d’altronde, attira i Romani e lo testimonia il fatto che ci siano due importanti siti archeologici, come quello di via degli Scavi e di via Neroniana”, evidenzia Cesaro. “Raccontare il territorio e le bellezze del nostro Paese attraverso le collane editoriali è ciò che fa Typimedia”, spiega Malfitano che cita un passaggio di Cassiodoro che, a nome del re dei Goti Teodorico, dà incarico a un architetto di restaurare le Terme: “La bellezza di questi luoghi è stata persino apprezzata dai barbari, i quali decisero di prendersi cura di questo territorio. Non furono così barbari come ci vogliono far credere”. “Anche in tempi di grandi tumulti e trasformazioni, che assomigliano ai nostri, – è l’analisi puntuale di Malfitano – il patrimonio e la bellezza sono da tutelare”. “Questo libro si inserisce in una collana sulle meraviglie d’Italia. Il fango delle Terme Euganee è l’oro di Montegrotto e di questa terra”, conclude Luigi Carletti, editore di Typimedia. “Fango e acqua, troverete anche questo nel libro anche se forse non suona bene”, taglia corto con un filo d’ironia Cesaro. Anche questo, anzi soprattutto, questo è identità e, al tempo stesso, un esempio di grande attaccamento al territorio.