Pnrr: De Poli, Italia non perderà 1 euro su asili nido e scuole infanzia

“Grazie al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, l’Italia non perderà neppure un euro dei finanziamenti europei su asili nido e scuole dell’infanzia. Dunque nessun taglio delle risorse del PNRR, come da troppe parti si continua a ripetere. Anzi, oltre ai 4,9 miliardi di fondi europei, come è stato evidenziato oggi pomeriggio durante il Question time, il Ministero aggiungerà ulteriori 1,8 miliardi per l’edilizia scolastica, non preventivati dai precedenti governi. Politiche di conciliazione lavoro-famiglia e welfare familiare sono al centro dell’attenzione di Governo e della maggioranza di Centrodestra”: così il senatore Udc Antonio De Poli commentando la risposta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sull’utilizzo delle risorse del Pnrr per la realizzazione di scuole dell’infanzia e asili nido. “Poco più di un bambino su 4, nel nostro Paese, riesce a entrare in un asilo nido pubblico. L’Unione Europea ha fissato al 33% la soglia minima da raggiungere. Dobbiamo invertire la rotta. L’investimento del Pnrr su questi temi è un obiettivo che il nostro Paese non può mancare. Penso, ad esempio, al Veneto dove una novantina di progetti sono stati ammessi ai finanziamenti per quasi 200 milioni di euro di cantieri, come ha evidenziato il presidente Anci Veneto Mario Conte. Sono state riscontrate delle problematiche da parte degli Enti territoriali, in modo particolare dai Comuni più piccoli. Al fine di colmare i ritardi un passo concreto è stato compiuto, in primis, con la proroga dei termini per le procedure di assegnazione dei lavori e, in secondo luogo, con il decreto del PNRR che introduce un pacchetto di semplificazioni amministrative: è stata, infatti, riconosciuta a Sindaci e Presidenti di Province e Città metropolitane la possibilità di operare come commissari straordinari e di avvalersi di personale esterno alla PA. Questo avvantaggia soprattutto i piccoli Comuni. Bisogna fare presto e bene, abbiamo il dovere di utilizzare tutte le risorse e metterle a terra nei territori”, ha concluso De Poli.