Cari amici,
a due mesi esatti dalle elezioni politiche, non si è giunti ancora ad un accordo.
Serve uno sforzo di responsabilità. Mentre nel Paese la ripresa è altalenante, l’Europa guarda con attenzione all’Italia e ci chiede giustamente un Esecutivo forte, stiamo assistendo al teatrino dei Cinque stelle che giocano con i due forni, non concludono nulla e ora, disperati, dopo il loro fallimento, chiedono le urne.
L’unica strada percorribile con senso di responsabilità è ripartire dal centrodestra per tentare di dare quelle risposte che gli italiani si aspettano.
Dobbiamo pensare al bene del Paese e rispettare la volontà degli elettori e trovare subito una soluzione per far ripartire l’Italia. Servono risposte concrete per i cittadini.
Auspico di arrivare al Consiglio Europeo di fine giugno con un governo operativo, all’altezza delle aspettative degli elettori.
Gli italiani sono stanchi dei veti e dei giochetti, è il momento di agire!
In occasione del primo maggio ho voluto ricordare le tante vittime del lavoro. Oggi, in un Paese civile, non si può morire di lavoro. La battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro è un gesto di civiltà: è inaccettabile che si continui a morire in un Paese moderno e avanzato.
Sono la precarietà, l’improvvisazione, l’omissione delle misure di sicurezza, la carenza di adeguati controlli, rispetto alla dimensione delle situazioni di rischio, nonché un’insufficiente cultura della prevenzione, le cause più diffuse della frequenza e della gravità degli incidenti sul lavoro.
Occorre intensificare i controlli e prevedere misure premiali per le imprese virtuose, che investono in sicurezza. Per non dimenticare il sacrificio pagato in termini di vite umane e promuovere la cultura sul tema ho presentato una proposta di legge per istituire la giornata nazionale della sicurezza sul lavoro. LEGGI QUI IL MIO DISEGNO DI LEGGE
Ho presentato inoltre un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Minniti affinché il Governo valuti con attenzione l’impatto che le nuove disposizioni ministeriali sulle manifestazioni all’aperto stanno creando a distanza di quasi un anno dalla sua introduzione.
La sicurezza va sempre e comunque garantita ma senza prevedere nuovi oneri e adempimenti burocratici che hanno ovviamente anche un costo per realtà come le Pro Loco che vivono grazie al volontariato.
Credo che si possano trovare altre soluzioni che, ispirandosi al principio di una collaborazione reale e fattiva tra istituzioni nel territorio e realtà del volontariato, possano garantire ordine pubblico e sicurezza a tutela dei nostri cittadini. LEGGI QUI LA MIA INTERROGAZIONE
Opportunità di Lavoro
Ecco alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese.
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Buon weekend a tutti e tutte,
Antonio De Poli
