“Nei primi sei mesi del 2017 le precipitazioni si sono dimezzate provocando una situazione di grave siccità. In Veneto, dove le false acquifere sono ai minimi negli ultimi 20 anni, l’agricoltura rischia di restare in ginocchio. Chiederò, nelle prossime ore, al ministro dell’Agricoltura Martina, di dichiarare lo stato di calamità almeno per le aree interessate da questa che è una vera e propria emergenza idrica”. A sostenerlo è il senatore UDC Antonio De Poli che annuncia un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero delle Politiche agricole: “Se il clima torrido persisterà, il rischio è che la siccità danneggi l’uva. Accolgo l’allarme di Confagricoltura -Cia. Nell’Alta Padovana, ad esempio, la situazione è particolarmente difficile e complessa: se non piove entro 2 settimane, il territorio non avrà più acqua per irrigare. Il Consorzio di Bonifica Brenta sta chiudendo gli impianti irrigui e, se non piove, appunto, si stima che dal 5 luglio non sarà più possibile avere acqua per l’irrigazione. A tremare sono, in questo caso, 2000 aziende agricole e zootecniche ma numeri analoghi si registrano nelle altre province. Il Governo intervenga affrontando una crisi idrica che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura”, conclude De Poli.