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Il Centrodestra è l’unico spazio per rafforzare il Centro!

settembre 24, 2024

Cari amici,

voglio aprire una riflessione con voi sui fatti delle ultime settimane, che hanno visto diversi senatori e deputati lasciare l’area politica del cosiddetto “centrosinistra” per passare al gruppo misto e riprendere un percorso politico diverso nel centrodestra.

Si tratta di decisioni che noi tutti accogliamo con interesse e che testimoniano la forza attrattiva della proposta politica del centrodestra non solo a livello parlamentare, ma anche sui territori.

Molti sono infatti anche gli amministratori che in queste ore stanno lasciando il “Terzo Polo” di Calenda per evidenti cambi nella linea programmatica del partito che si sta spostando, per calcoli elettorali, nel campo della sinistra più radicale.

Questo dibattito e questi spostamenti dimostrano certamente la vitalità dell’area di centro all’interno dello schieramento di centrodestra. Uno spazio che cresce e si rafforza e che nella società è presente e vivo. Non vi è dubbio che questo spazio si collochi naturalmente e storicamente nell’area del centrodestra e che la sua forza risieda proprio nella coerenza di una scelta politica lunga e consolidata.

Bisogna infatti distinguere tra coerenza e convenienza: si sta in un progetto politico per coerenza e non per convenienza, a seconda del momento. Nel centrodestra esiste uno spazio che con coerenza occupiamo da molto tempo, ascoltando i nostri elettori e dando risposte in linea con la nostra storia.

Da sempre il centro è stato fondamentale nella nascita e nella costruzione di questa proposta politica: a sinistra invece rileviamo solo molta confusione e molto opportunismo. Gli elettori lo sanno e per questo non percepiscono come reali tutte le ipotesi e le proposte che vengono portate avanti in quel campo.

Ed è per questo che invece, l’area di centro nel centrodestra sta crescendo con nuovi ingressi in parlamento e sui territori.

Nel rispetto di una storia e di una cultura che ha profonde radici nel Paese, abbiamo il dovere di consolidare quest’area e renderla ancor di più un punto di riferimento per elettori ed elettrici del centrodestra.

Le prossime settimane saranno molto importanti per capire come andare avanti in questo percorso, coinvolgendo sempre più realtà e personalità in grado di apportare un contributo politico finalmente chiaro nella nostra casa comune che era, è e sarà sempre quella del centrodestra.

IL TERZIARIO È STRATEGICO: SOSTENERE L’ECONOMIA REALE E L’ACCESSO AL CREDITO

I numeri di Confcommercio (2500 negozi chiusi dal 2012 al 2023, -22% in 10 anni) e l’allarme lanciato dal presidente Patrizio Bertin (Confcommercio veneto) meritano la massima attenzione da parte delle nostre istituzioni. L’Italia, grazie al Centrodestra al Governo, cresce più degli altri Paesi dopo la pandemia Covid e registra il tasso di inflazione più basso nell’eurozona.

Tuttavia, ciò non basta: dobbiamo puntare sulla crescita e, per fare questo, dobbiamo intervenire sull’economia reale e per queste ragioni sarà per noi prioritario, in vista della prossima Manovra, improntata alla serietà e alla responsabilità, confermare il taglio del cuneo fiscale per lasciare più soldi in busta paga ai lavoratori e alle famiglie e rilanciare i consumi, così come punteremo a una riduzione delle tasse nei confronti del ceto medio che rappresenta il motore dell’Italia che lavora e produce.

Siamo consapevoli che tutto ciò non basta: il piccolo commercio non ha solo una funzione economica ma anche sociale: la desertificazione dei centri storici implica meno sicurezza nelle città. Servono regole più stringenti per i giganti del web: il tema va posto con forza anche in sede europea affinché si individuino regole condivise a tutela di botteghe e piccoli negozianti.

Inoltre, serve una politica monetaria che aiuti l’accesso al credito, perché senza credito la crescita è difficile. La Bce, con il taglio dei tassi, ha compiuto un primo passo che, per noi, però è troppo timido e insufficiente.

Il terziario oggi sta riscoprendo una nuova stagione di sviluppo: nelle città turistiche come Padova e Verona questo comparto è traino dell’economia della nostra regione. Ecco perché diventa essenziale sostenere questo settore che è strategico per l’economia italiana e per quella veneta.

SUL TERRITORIO

Questa settimana ho partecipato a Padova al convegno promosso dall’Ordine degli Ingegneri “Il confine tra intelligenza artificiale e capitale umano”. Dobbiamo investire sull’intelligenza artificiale, non soltanto sulle infrastrutture tecnologiche, ma anche e soprattutto sulla cultura e sulla formazione. Come Centrodestra, grazie all’azione del Governo con una legge-delega strategica, abbiamo deciso di destinare oltre 1,5 miliardi di euro a questo settore.

Sabato abbiamo festeggiato un traguardo speciale: il 20° anniversario del Gruppo Provinciale di Protezione Civile di Padova! Da due decenni al servizio della nostra comunità, affrontando sfide, emergenze e momenti difficili con dedizione, professionalità e spirito di squadra. Un enorme GRAZIE a tutti i volontari, le istituzioni e i cittadini. Il vostro impegno fa la differenza ogni giorno. Il vostro altruismo e la vostra disponibilità sono un esempio per tutti noi!

Domenica ho preso parte al Festival delle Bande Musicali e delle Pro Loco Vicentine nella splendida cornice di Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore. Pro Loco e bande musicali sono un connubio inscindibile: siete la parte più bella del nostro Paese e i migliori sponsor della tradizione, della bellezza, del nostro patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico!

Domenica pomeriggio a Ospedaletto Euganeo per l’inaugurazione della 556a edizione dell’Antica Fiera del Tresto, in onore di San Matteo ed in ricordo dell’apparizione della Madonna al barcaiolo Giovanni Zelo, detto Zielo da Ponso, avvenuta il 21 Settembre 1468. La Fiera porta il nome di “trèsto” in quanto, oltre alla presenza delle tradizionali bancarelle, attrazioni e stands gastronomici, prevede anche la fiera dell’artigianato: una Mostra Campionaria della Bassa Padovana che ospita numerosi espositori locali

4 MILIONI DI EURO DAL GOVERNO PER L’ALLUVIONE NELLE MARCHE

Il Governo ha stanziato 4 milioni di euro e ha decretato immediatamente lo stato di emergenza per i territori alluvionati delle Marche, dimostrando ancora una volta grande attenzione per cittadini e attività produttive.

I fondi stanziati serviranno per gli interventi più urgenti, mentre parallelamente continuerà la ricognizione dei danni che lunedì scorso, in Regione, ha visto tutti i sindaci coinvolti sotto la supervisione del Presidente della Regione Acquaroli fare una prima stima delle risorse necessarie.

Bisogna continuare con le opere per miticare il rischio idrogeologico, così come già predisposto dopo le alluvioni passate. La prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo contro i rischi a cui siamo sottoposti a causa del cambiamento climatico.

Per questo le opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2022 vanno avanti in maniera spedita, creando i presupposti per una reale prevenzione su un territorio molto fragile e sempre più soggetto a fenomeni estremi.

In particolare gli interventi strutturali per mitigare il rischio (34 opere e 2 servizi) sono stati finanziati già con 130 milioni di euro, per i quali arriveranno presto ulteriori 19 progetti con l’obiettivo di avviare la gara con le imprese e cominciare i lavori tra fine 2024 e inizio 2025.

Grazie al Presidente Meloni e al Ministro Musumeci per la sensibilità e la tempestività dimostrata anche in questa occasione.