Antonio De Poli

Ddl Terme. Il mio disegno di legge in Senato!

Cari amici,

prima della pausa estiva ho presentato in Senato, un disegno di legge per promuovere il settore termale, prevedendo, fra l’altro, agevolazioni fiscali e contributive per le aziende nei territori, l’inserimento delle cure termali a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei livelli essenziali di assistenza e accordi di partenariato tra termali e INAIL per la riabilitazione post-infortuni.

In Italia il termalismo rappresenta una risorsa fondamentale visto che le cure termali si sono rivelate storicamente come uno strumento sia di prevenzione che di cura e riabilitazione per i cittadini affetti da diverse patologie.

La proposta di legge mira a sostenere e rilanciare un comparto che, grazie ad una rete di imprese opera nell’ambito della sanità pubblica e privata, offrendo prestazioni all’avanguardia.

Nel disegno di legge è previsto che il Governo, di concerto con la Conferenza delle regioni e delle province, sentite le organizzazioni di rappresentanza delle imprese termali, sia delegato ad adottare, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi in materia.

Si prevede che gli assistiti del SSN abbiano diritto a fruire, con oneri a carico del Servizio Sanitario nazionale, di due cicli di cure termali all’anno correlati alla specifica patologia, al fine di prevenire l’insorgenza e la cronicizzazione delle patologie reumatiche, ortopediche, neurologiche, respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche, dell’apparato urinario, vascolari, dell’apparato gastroenterico e locomotore.

Un passaggio significativo del mio progetto è l’inserimento delle cure termali nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari a livello nazionale.

Si introducono inoltre agevolazioni fiscali (credito di imposta al 50% per le spese di ristrutturazione), al fine di riqualificare le aziende termali.

A tale scopo verrà istituito un Fondo presso il Ministero dell’economia pari a 30 milioni nel triennio 2024-2026.

Viene previsto l’esonero contributivo (al massimo per sei mesi) per chi, ad esempio, trasforma un contratto di lavoro a tempo determinato in indeterminato, mentre si prevede, limitatamente ai territori termali, che i visitatori presso le strutture termali (che soggiornino per almeno 6 giorni e che svolgano 6 prestazioni di cura) siano esonerati dal pagamento della tassa di soggiorno.

Agli over 75, inoltre, con ISEE inferiore a 50.0000 euro e alle persone con disabilità è riconosciuto un credito di imposta del 19% delle spese effettuate presso un centro termale. Infine, si prevede una Commissione nazionale per la promozione del turismo termale.

Questo organo – composto da 4 rappresentanti dei Ministeri di Turismo, Made in Italy, Salute, Affari esteri, 2 rappresentanti dell’ENIT e dell’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese) e 1 rappresentante delle organizzazioni di rappresentanza – si occuperà di implementare le azioni per sviluppare il turismo all’estero, facilitando l’accesso dell’utenza straniera.

Le cure termali, infatti, rappresentano uno strumento indispensabile per il benessere psicofisico di ciascuno di noi.

Con questa proposta di legge si interviene, a 360 gradi, nella promozione del termalismo.

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Vi lascio augurandovi buona Estate, rimarremo comunque in contatto attraverso i miei canali social.

Ci risentiamo al rientro dalla pausa estiva, alla ripresa dell’attività istituzionale.

 

Vi ringrazio per l’attenzione

 

Buon proseguimento,

Antonio