L’Italia dei borghi, il mio impegno in Senato!

ottobre 21, 2021

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Cari Amici,

questa settimana è stato approvato dal Governo il Documento programmatico di Bilancio, la “cornice” normativa entro cui verrà approvata la MANOVRA che sarà presto all’esame del Parlamento.

Della manovra mi occuperò tra poco, prima vorrei accendere i riflettori su un’iniziativa da me promossa in Senato. Si chiama L’ITALIA DEI BORGHI! Ecco di cosa si tratta! LEGGI IL BLOG.

Quanti tesori d’arte, bellezze culturali e storiche nella nostra splendida Italia?
Il nostro Paese gode della meraviglia di Borghi antichi che meritano di essere valorizzati.
In Senato, insieme all’UNPLI (Unione nazionale Pro Loco d’Italia), ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani), Touring Club d’Italia, Borghi più belli d’Italia e Legambiente, abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa per la VALORIZZAZIONE DEI NOSTRI BORGHI STORICI.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sono oltre 6,6 miliardi destinati al turismo e alla cultura.
Di questi 1 miliardo di euro andranno al PIANO NAZIONALE BORGHI. Utilizziamo bene le risorse del Recovery: METTIAMO AL CENTRO I NOSTRI TERRITORI.

GUARDA IL VIDEO. Il Servizio su Rai2: “Un protocollo di intesa per valorizzare i borghi”.

E ora accendiamo insieme i riflettori sul dibattito sulla MANOVRA.
Come CENTRODESTRA la nostra priorità, come ho sottolineato pubblicamente nei giorni scorsi, sarà TAGLIARE LE TASSE.

La nostra richiesta al Governo è di destinare almeno 10 mld al TAGLIO DEL COSTO DEL CUNEO FISCALE.
Tradotto in parole povere: LASCIAMO PIU’ SOLDI IN BUSTA PAGA AI LAVORATORI e così aiutiamo l’economia a ripartire, facendo ripartire i consumi interni.

Non siamo alla ricerca di misure assistenzialistiche.

Quindi lo strumento del REDDITO DI CITTADINANZA va riformato e rivisto.
Ci sono storture da sanare.
Basti pensare al fatto che, secondo i dati della Caritas, il Reddito di cittadinanza è una misura insufficiente a coprire tutte le sacche di povertà.
Sapete cosa dicono i numeri?

Il 56% delle famiglie povere non riceve il reddito di cittadinanza
Il 36% delle famiglie che percepiscono il reddito non sono povere
A questo aggiungiamo i tanti casi di coloro che lo percepiscono indebitamente in quanto frodano lo Stato e gli enti pubblici

Queste risorse vanno utilizzate, a nostro avviso, per TAGLIARE LE TASSE e per investire SULLE POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO, ad esempio ri-orientando una buona parte delle risorse alla formazione dei lavoratori verso le figure professionali più richieste dalla aziende.

CAPITOLO RINCARI E CARO-SPESA.

Abbiamo constatato in questi mesi purtroppo un aumento importante delle bollette energetiche e anche, fra l’altro, del costo delle materie prime che ha portato a un’impennata dei prezzi dei generi alimentari.
Come ha sottolineato in questo articolo Il Messaggero i rincari in media valgono 1500 euro a famiglia. Ho chiesto al Governo e al ministro dell’Economia, Daniele Franco, in un’interrogazione parlamentare, di intervenire con urgenza con un DECRETO AD HOC PER CALMIERARI GLI AUMENTI DELLE BOLLETTE ENERGETICHE e fermare così la corsa dei rincari. LEGGI IL BLOG.

Concludo con un passaggio rapido sulla presentazione del libro “Il dono e il discernimento: dialogo tra una manager e un gesuita” di Mariella Enoc (presidente dell’Ospedale Bambin Gesù) e Francesco Occhetta (gesuita e docente dell’Università Pontificia Gregoriana). Ho avuto l’onore di portare i saluti istituzionali mercoledì scorso a Palazzo Giustiniani, alla presenza dei cardinali Mauro Gambetti e Michael Czerny.

E’ stata un’occasione per sottolineare come i principi e i valori del cattolicesimo democratico – che fanno parte della nostra storia e del nostro Dna – debbano essere i pilastri del nostro operato per il bene comune e per la tutela delle persone più fragili. LEGGI IL BLOG.