Referendum 8 – 9 Giugno: I nostri 5 NO! – VENETO

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Care amiche, cari amici,

l’8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare su cinque quesiti referendari abrogativi, quattro in materia di lavoro e uno riguardante la concessione della cittadinanza italiana.

Dopo un’attenta valutazione, l’Unione di Centro ha scelto con convinzione di votare NO a tutti e cinque i quesiti.

Una scelta coerente con i nostri valori: equilibrio, responsabilità, tutela della coesione sociale.

Ecco, punto per punto, le nostre motivazioni.

QUESITO 1

Contratto di lavoro a tutele crescenti – Abrogazione integrale del D.Lgs. 23/2015

Cosa prevede il referendum:

Vuole abrogare in toto la disciplina delle tutele crescenti nei contratti di lavoro a tempo indeterminato introdotta nel 2015 (Jobs Act).

Perché diciamo NO:

L’abrogazione totale di questa norma creerebbe un vuoto normativo pericoloso, con ricadute negative in termini di certezza giuridica per imprese e lavoratori. Serve una riforma equilibrata, non un’abolizione indiscriminata. Non si garantisce maggiore tutela ai lavoratori sostituendo una norma senza indicare con cosa la si sostituirà.

QUESITO 2

Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: abrogazione del tetto massimo

Cosa prevede il referendum:

Propone di eliminare il limite massimo all’indennità che un giudice può assegnare ai lavoratori licenziati illegittimamente nelle aziende con meno di 15 dipendenti.

Perché diciamo NO:

Senza un limite, si apre la strada a decisioni imprevedibili e sproporzionate, che potrebbero compromettere la sopravvivenza di piccole imprese e artigiani. L’assenza di un tetto danneggerebbe chi crea occupazione, senza aumentare realmente la tutela per i lavoratori.

QUESITO 3

Contratti a termine – Eliminazione dei limiti alla durata e alle condizioni per i rinnovi

Cosa prevede il referendum:

Intende abrogare gran parte delle regole che disciplinano durata massima e causali per i contratti a termine.

Perché diciamo NO:

Siamo contrari al lavoro precario senza regole. Il quesito propone un ritorno al passato che aumenterebbe l’insicurezza per milioni di lavoratori, favorendo contratti brevi e instabili, soprattutto per i giovani. Una flessibilità senza garanzie non è libertà, ma debolezza sociale.

QUESITO 4

Responsabilità solidale negli appalti – Infortuni sul lavoro

Cosa prevede il referendum:

Vuole eliminare la responsabilità solidale del committente per danni subiti dai lavoratori per rischi specifici delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

Perché diciamo NO:

Sarebbe un grave passo indietro sulla sicurezza del lavoro. La responsabilità solidale serve a garantire che ci sia sempre qualcuno che risponda in caso di infortunio. Abrogarla significa indebolire la tutela dei lavoratori più esposti, in settori dove già oggi si verificano troppi incidenti gravi o mortali.

QUESITO 5

Cittadinanza italiana – Riduzione da 10 a 5 anni per gli stranieri extracomunitari

Cosa prevede il referendum:

Vuole dimezzare da 10 a 5 anni il tempo minimo di residenza richiesto agli stranieri extracomunitari per chiedere la cittadinanza italiana.

Perché diciamo NO:

La cittadinanza è un traguardo, non un automatismo. Dieci anni sono un tempo congruo per verificare l’effettiva integrazione, il rispetto delle leggi e la conoscenza della nostra lingua e dei valori costituzionali. Non siamo contrari all’integrazione, ma va gestita con equilibrio e responsabilità, nel rispetto della comunità nazionale.

 

L’Unione di Centro è sempre dalla parte di chi lavora, di chi crea impresa, e di chi rispetta le regole.

Questi referendum, se approvati, produrrebbero squilibri pericolosi nel mondo del lavoro e nella coesione sociale del Paese.

Per questo l’8 e il 9 giugno diciamo con chiarezza:

5 volte NO.

Con serietà, spirito riformatore e rispetto per il bene comune.

 

GUARDA IL MIO INTERVENTO AL TG1

FESTA DELLA REPUBBLICA. TRADIZIONALE RICEVIMENTO PRESSO I GIARDINI DEL QUIRINALE

È stato un onore partecipare al tradizionale ricevimento nei Giardini del Quirinale per celebrare il 79° anniversario della nostra amata Repubblica. Un momento di grande orgoglio e riflessione per celebrare insieme i valori e le tradizioni che uniscono il nostro Paese.

SICUREZZA STRADALE. FONDI REINTEGRATI, CANTIERI GARANTITI!

Condivido con voi una buona notizia: gli interventi per la sicurezza delle strade gestite dalle Province, da Nord a Sud, saranno garantiti.

Come annunciato il 3 giugno, nel corso di una riunione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Governo ha confermato la disponibilità a reintegrare i fondi per il 2025, inizialmente ridotti, durante la fase di conversione del Decreto Infrastrutture. È stato inoltre garantito che verrà trovata una soluzione anche per il 2026.

Un impegno importante, che accoglie anche la richiesta che abbiamo avanzato con forza in Parlamento. Nei giorni scorsi, infatti, ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro per chiedere che venisse salvaguardata la continuità dei cantieri e la copertura finanziaria delle opere già programmate sulle strade provinciali interessate.

La riunione, presieduta dal Ministro Salvini, con la partecipazione di MEF, UPI e ANCI, ha prodotto un altro passo significativo: verrà istituito un tavolo di confronto permanente tra Governo, Province e Comuni, con l’obiettivo di affrontare in maniera strutturale la questione delle risorse destinate alla viabilità provinciale. Un segnale concreto di ascolto e di attenzione ai territori. Ma ora dobbiamo guardare avanti. Questa vicenda ha messo in luce una questione più ampia: è giunto il momento di affrontare, con serietà e coraggio, la riforma delle Province. Non possiamo continuare con un impianto normativo che ha prodotto incertezze, carenze organizzative e indebolimento istituzionale.

Come Unione di Centro, ribadiamo la nostra proposta: tornare all’elezione diretta del presidente della Provincia e dei consiglieri provinciali, restituendo ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti e superando finalmente la Legge Delrio. Serve una riforma vera, che dia alle Province le risorse, le competenze e la legittimazione per svolgere con efficacia funzioni essenziali: dalla sicurezza stradale alla manutenzione scolastica, dall’ambiente al turismo. Oggi si è fatto un passo nella giusta direzione. Continueremo a vigilare affinché gli impegni si traducano in atti concreti. La sicurezza dei cittadini, la qualità delle nostre infrastrutture e la tutela dei territori non possono attendere.

GUARDA QUI

 

SUL TERRITORIO

Lunedì mattina in Piazza dei Signori a Padova, ho partecipato con orgoglio alla Cerimonia di celebrazione della 79ª Festa della Repubblica. È sempre un momento di grande emozione per me.

In questa giornata speciale, abbiamo ricordato insieme l’importanza dei valori democratici e dell’unità nazionale, onorando chi ha lottato con coraggio per garantirci i diritti e le libertà che oggi possiamo vivere.

 

Vi ringrazio per l’attenzione

Buon proseguimento,

Antonio