Scuola: approvato in Senato il decreto 2025! – MARCHE

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Care amiche e cari amici,

con l’approvazione in Senato del Decreto Scuola 2025 si compie un passo importante per il rilancio e il rinnovamento del nostro sistema scolastico. Ora il provvedimento passa alla Camera per la conversione definitiva entro l’8 giugno. È un testo che contiene misure concrete e attese da tempo: dalla riforma degli istituti tecnici alla semplificazione del reclutamento docenti, dagli investimenti in edilizia scolastica alla valorizzazione del personale.

La riforma degli istituti tecnici, che partirà dall’anno scolastico 2026/2027, prevede l’introduzione di nuovi indirizzi di studio e una revisione dei quadri orari. Il percorso sarà graduale e coinvolgerà tutte le classi, dalle prime alle quinte, entro il 2030/2031. Si tratta di un intervento strutturale che punta a rafforzare la connessione tra scuola e mondo del lavoro, colmando un divario formativo che penalizza soprattutto i giovani che escono da questi percorsi senza trovare subito uno sbocco professionale.

Sul fronte del reclutamento dei docenti, si introduce la possibilità di utilizzare fino al 30% dei posti disponibili attraverso le graduatorie dei concorsi PNRR 1 e 2. I posti residui saranno coperti tramite un elenco regionale che entrerà in vigore dal 2026/2027. Inoltre, si prevede che anche coloro che conseguiranno l’abilitazione entro il 31 dicembre 2025 possano accedere all’anno di prova. È una misura che rende più snella e meritocratica la macchina delle assunzioni, garantendo anche maggiore programmazione per le scuole.

Il Decreto stanzia fino a 819,7 milioni di euro da fondi PNRR per l’edilizia scolastica: si potranno sostituire edifici obsoleti, ampliare il tempo pieno, migliorare la sicurezza degli ambienti. A questi si aggiungono 10 milioni di euro in più all’anno, nel 2025 e nel 2026, destinati al Fondo unico per l’edilizia scolastica. Sono risorse che vanno nella direzione di un patrimonio edilizio più moderno e sicuro.

Un altro segnale concreto arriva con l’estensione della Carta del Docente – il bonus da 500 euro annui per la formazione – anche ai supplenti su posto vacante e disponibile, già per l’anno scolastico in corso. Un riconoscimento doveroso per il loro contributo essenziale. Il provvedimento contiene anche nuove regole per le scuole paritarie, per contrastare fenomeni come i cosiddetti “diplomifici”, introducendo l’obbligo di digitalizzazione e di trasparenza nelle procedure d’esame. Sul fronte del personale dirigente, si potenzia la mobilità interregionale e si incrementano di 6 milioni annui le risorse del Fondo unico nazionale per la retribuzione, nel 2025 e 2026.

Infine, viene previsto un aumento dei fondi per il welfare studentesco: 1 milione nel 2025 e 3 milioni a partire dal 2026, per sostenere gli studenti più fragili. Con questo decreto, costruiamo una scuola più equa, accessibile e capace di valorizzare i talenti. Continueremo a lavorare perché la scuola italiana sia un luogo di crescita, inclusione e futuro. GUARDA LE SLIDE

OLTRE 2 MILIONI PER L’AGRICOLTURA MARCHIGIANA: SOSTEGNO CONCRETO AL TERRITORIO

Arrivano risorse importanti per l’agricoltura delle Marche. Con il decreto di pagamento emesso il 21 maggio, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) ha destinato oltre 2 milioni di euro a 1.956 agricoltori marchigiani, nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale della programmazione 2014-2022. È una boccata d’ossigeno per tante aziende che operano in un settore strategico, simbolo di qualità, tradizione e presidio del territorio.

Il sostegno è articolato su più misure, a partire da quella dedicata al biologico (misura 11), che rappresenta un punto di forza della filiera agricola marchigiana: 862 beneficiari hanno ricevuto complessivamente oltre 1,3 milioni di euro per continuare a investire in sostenibilità ambientale e metodi produttivi naturali. È un segnale forte in favore dell’agricoltura pulita e del rispetto per la terra.

Alla produzione integrata (misura 10), orientata a tecniche a basso impatto ambientale, sono stati destinati oltre 75.000 euro a 18 beneficiari. Mentre sono stati 1.053 gli agricoltori delle aree montane e forestali che, con la misura 13, hanno ottenuto oltre 559.000 euro per sostenere le loro attività in contesti più fragili e complessi, ma fondamentali per l’equilibrio ambientale e paesaggistico delle nostre comunità interne.

Altri contributi sono arrivati per le foreste e gli investimenti strutturali (misure 8 e 14), con ulteriori 84.000 euro suddivisi fra 23 beneficiari.

Questi numeri ci dicono che l’Europa, quando ben programmata e ben gestita, può rappresentare un alleato fondamentale per i nostri territori. Ma dobbiamo fare di più: serve accelerare l’utilizzo dei fondi e semplificare le procedure, affinché i benefici arrivino prima e in modo più efficace. L’agricoltura va sostenuta con continuità: è economia, è identità, è futuro. Come UDC, continueremo a essere al fianco dei nostri agricoltori, perché solo rafforzando le aree rurali possiamo contrastare lo spopolamento e garantire sviluppo equo in tutta la regione.

Vi ringrazio per l’attenzione

Buon proseguimento,

Antonio