Ricostruzione, sicurezza e sviluppo. Un passo avanti per l’Italia!

Cari amici,

in questi giorni abbiamo raggiunto un traguardo importante per il nostro Paese. Il Senato ha approvato in via definitiva una legge che segna una svolta nella gestione della ricostruzione post-calamità.

Si tratta di un provvedimento che ho sostenuto con forza perché offre una risposta concreta e strutturata ai territori colpiti da eventi distruttivi, che siano calamità naturali o danni causati dall’uomo.

Quante volte abbiamo visto comunità intere aspettare per anni interventi che tardavano ad arrivare, con burocrazia lenta e risorse insufficienti? Con questa legge finalmente cambiamo approccio, garantendo procedure più snelle, finanziamenti certi e una gestione coordinata della ricostruzione.

Il cuore del provvedimento è l’introduzione dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale, una misura che permetterà di affrontare le emergenze più gravi con una strategia di lungo periodo. Il Consiglio dei Ministri potrà deliberarlo nei casi in cui i danni siano così ingenti da rendere insufficiente l’ordinaria gestione della protezione civile.

La durata sarà inizialmente di cinque anni, prorogabile fino a dieci, per assicurare il tempo necessario a ricostruire in modo efficace.

Al vertice delle operazioni ci sarà un Commissario straordinario, nominato dal Governo, che avrà il compito di elaborare un piano pluriennale di interventi, tenendo conto delle risorse disponibili e delle necessità del territorio.

Un altro aspetto centrale della legge è il finanziamento della ricostruzione. Nel bilancio dello Stato vengono istituiti due fondi dedicati: uno per sostenere gli interventi di ricostruzione e uno per coprire le spese di funzionamento del Commissario e della struttura operativa.

Tutto sarà gestito nella massima trasparenza, con informazioni disponibili online e monitoraggi costanti. La ricostruzione riguarderà sia il patrimonio pubblico che quello privato.

Da un lato, verranno definiti piani speciali per il recupero di infrastrutture, edifici pubblici, beni culturali e opere di prevenzione del dissesto idrogeologico.

Dall’altro, per i privati saranno previsti contributi per la riparazione o la ricostruzione di immobili danneggiati, con particolare attenzione alla sicurezza sismica e all’efficienza energetica.

Questa legge non si limita a riparare i danni, ma guarda avanti. Vogliamo evitare lo spopolamento dei territori colpiti, favorire la ripresa economica e sociale, dare ai cittadini la possibilità di ricostruire il proprio futuro.

Una quota dei fondi potrà essere destinata al rilancio delle attività produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla valorizzazione delle risorse locali.

Per le aree di crisi industriale, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy potrà attivare misure di sostegno mirate, in collaborazione con le Regioni.

Come UDC e come parte del centrodestra, il nostro impegno non si ferma qui.

Lavoriamo ogni giorno per un territorio più sicuro, con infrastrutture moderne, una sanità efficiente, un welfare vicino ai cittadini e un ambiente tutelato.

La prevenzione e la manutenzione del territorio sono priorità che continueremo a portare avanti con determinazione. GUARDA LE SLIDE

RICORDARE PER NON DIMENTICARE: UN OMAGGIO ALLE VITTIME DEL COVID

Cinque anni fa moriva la prima vittima italiana del Covid-19.

La pandemia ci ha insegnato quanto sia importante essere e rimanere uniti, in una parola ci ha ricordato il grande ed inestimabile valore della comunità.

La memoria delle vittime ci sproni a costruire una società più solidale, capace di affrontare le sfide con unità e coesione.

Nessuno di noi può dimenticare quei terribili giorni.

Chi oggi non c’è più ha lasciato un vuoto incolmabile nelle nostre comunità. Rivolgiamo un pensiero affettuoso a tutti coloro che hanno perso i loro cari: questa giornata è anche un’occasione per esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito alla gestione di questa emergenza.

In primo luogo, il nostro plauso va agli operatori sanitari, medici e infermieri, che con coraggio e abnegazione hanno affrontato l’emergenza in prima linea, spesso rischiando la propria vita per salvare quella degli altri.

Un ringraziamento speciale va anche alle autorità militari, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e l’assistenza alla popolazione.

Oggi vogliamo rendere omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita e stringerci, idealmente, alle loro famiglie.

Il loro ricordo non deve svanire: deve essere la forza che ci spinge a costruire un futuro più solidale, più attento ai bisogni di tutti e più umano.

 

EVENTI

In Senato ho promosso una conferenza stampa durante la quale, in collaborazione con UNPLI e il presidente Antonino La Spina, abbiamo presentato il rapporto del CENSIS “Le Pro Loco: motore della valorizzazione territoriale e della coesione sociale”.

Il 90% degli italiani riconosce il ruolo centrale delle Pro Loco nella promozione del territorio e, ancora, il 60% dei cittadini nel 2023 ha partecipato, almeno una volta, ad un evento delle Pro Loco.

Mi auguro che questo studio sia un impulso per tutto il Parlamento per lo sprint finale necessario a tagliare il traguardo del disegno di legge, oggi in discussione in Prima Commissione.

L’Italia e gli italiani riconoscono il ruolo dei volontari delle Pro Loco. Ora tocca a noi, in Parlamento, fare lo stesso. GUARDA QUI

GUARDA IL VIDEO QUI

 

SUL TERRITORIO

Lunedì mattina ho partecipato con grande piacere alla cerimonia per l’Anniversario dell’Unità d’Italia e la premiazione del concorso “Piccoli Scrittori con la Penna”, organizzata dal Gruppo Alpini Terme Euganee presso l’ICS Vittorino Da Feltre ad Abano Terme.

È stato emozionante vedere tanti giovani studenti esprimere le loro idee attraverso la scrittura e celebrare insieme i valori della nostra storia.

Ho avuto anche il privilegio di consegnare il CREST della Sezione Ana di Padova agli amici del Gruppo Alpini Terme Euganee.

Un ringraziamento speciale agli organizzatori, alla Dirigente Scolastica e a tutti i partecipanti per questa splendida iniziativa di memoria e cultura!

 

Sabato scorso a pranzo ho avuto il piacere di essere ospite dell’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato Padova per un momento di confronto e condivisione. Un grande grazie per l’invito e per l’accoglienza calorosa! È sempre un onore poter trascorrere del tempo con chi ha dedicato la propria vita al lavoro e alla crescita della nostra comunità.

Venerdì  scorso  a  San  Pietro  in  Gu  ho  avuto  l’onore  di  partecipare  alla  cerimonia  di commemorazione per l’80° anniversario della morte di Giacomo Prandina, partigiano noto con il nome di battaglia Pierre, deportato nel campo di sterminio di Gusen-Mauthausen e Medaglia d’Oro al Valor Militare.

È importante ricordare Giacomo Prandina, partigiano, perché la sua figura rappresenta il coraggio, la resistenza e l’impegno nella lotta per la libertà durante la Seconda Guerra Mondiale.

Prandina è stato uno dei tanti giovani che hanno sacrificato la loro vita per combattere contro il fascismo e l’occupazione nazista, contribuendo alla liberazione dell’Italia.

Ricordare persone come lui è essenziale per preservare la memoria storica e onorare il sacrificio di chi ha lottato per valori fondamentali come la giustizia, la libertà e i diritti umani. La sua figura ci insegna l’importanza di non dimenticare il passato e di difendere sempre i principi della democrazia, soprattutto in tempi in cui questi valori possono essere messi in discussione. Ricordare è un dovere. Trasmettere la memoria è un atto di resistenza.

 

 

DIFENDERE I SERVIZI NEI PICCOLI COMUNI: NO ALLA CHIUSURA DELLA BANCA DI FRONTONE

A Frontone rischia di chiudere l’unica banca del paese.

A porre l’accento sul tema, nei giorni scorsi, è stato il sindaco Daniele Tagnani che, fra l’altro, mi ha scritto una lettera manifestando le sue preoccupazioni. Purtroppo, assistiamo ad un vecchio copione che è lo smantellamento di una serie di servizi essenziali per i cittadini delle comunità nelle aree interne.

Per queste ragioni, ho deciso di sottoporre la questione all’attenzione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ritenendo essenziale intervenire a tutti i livelli affinché si possa scongiurare un simile scenario che danneggerebbe il territorio marchigiano.

La chiusura dell’unica filiale bancaria a Frontone (PU) rappresenta un problema concreto che va ben oltre il singolo caso, evidenziando una tendenza preoccupante che coinvolge molte aree interne e piccoli comuni italiani.

Il progressivo smantellamento dei servizi essenziali, dalla sanità ai trasporti, dalle poste agli sportelli bancari, sta contribuendo alla desertificazione di questi territori, mettendo a rischio il tessuto economico e sociale di intere comunità.

Negli ultimi anni, molte banche hanno avviato un processo di razionalizzazione delle filiali, giustificando le chiusure con ragioni economiche legate al calo della clientela fisica e all’aumento dell’uso dei servizi digitali.

Tuttavia, questa logica puramente numerica non tiene conto delle reali esigenze della popolazione, in particolare delle fasce più deboli, come gli anziani e i piccoli imprenditori, che spesso hanno difficoltà ad accedere ai servizi online o necessitano di un contatto diretto con gli operatori bancari.

È quindi necessario un intervento organico da parte delle istituzioni, che preveda un piano strategico per garantire la tenuta dei servizi essenziali, sostenere lo sviluppo economico locale e migliorare la qualità della vita dei residenti.

 

INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE: REGOLARIZZARE GLI ASSISTENTI BAGNATI

Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere un intervento urgente sulla figura dell’assistente bagnanti.

Si tratta di un ruolo fondamentale per la sicurezza di chi frequenta le nostre spiagge, piscine e laghi, ma che oggi opera in un quadro normativo poco chiaro e frammentato. La legislazione attuale presenta criticità che rischiano di penalizzare questi professionisti e, di conseguenza, la sicurezza dei bagnanti. Per questo ho chiesto al Governo di:

  • chiarire e uniformare la normativa sugli assistenti bagnanti, evitando interpretazioni discordanti tra territori;
  • assicurare percorsi di formazione adeguati e riconosciuti su tutto il territorio nazionale;
  • definire con precisione il loro inquadramento lavorativo, garantendo maggiori tutele e condizioni contrattuali certe.

Gli assistenti bagnanti svolgono un servizio essenziale per la collettività e meritano attenzione. Il mio impegno è per una regolamentazione più chiara ed efficace, nell’interesse della sicurezza di tutti. LEGGI LA MIA INTERROGAZIONE

 

Vi ringrazio per l’attenzione

Buon proseguimento,

Antonio